ANCONA – I carabinieri della Compagnia di Ancona, giovedì 5 maggio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere a carico di due fratelli. Si tratta di un 19enne ed un 25enne, originari del Bangladesh. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le Indagini preliminari, del Tribunale di Ancona sulla scorta di elementi raccolti nell’ambito di una complessa indagine diretta dalla Procura della Repubblica del capoluogo dorico.
Particolarmente gravi i reati contestati dall’Autorità Giudiziaria: violenza sessuale, detenzione di materiale pedopornografico, diffusione di immagini e filmati a contenuto sessualmente esplicito e violenza privata.
Le indagini sono state avviate – in ossequio alle vigenti disposizioni previste dalla L. 69/2019, c.d. Codice Rosso – a seguito della denuncia presentata da una donna, connazionale dei due indagati, nello scorso mese di marzo.
È stato infatti riscontrato che tutto aveva avuto inizio nel 2020 quando uno dei due arrestati, titolare di un negozio di telefonia, dopo essere entrato in possesso – grazie all’attività lavorativa da egli svolta – di un filmato che riprendeva la giovane donna durante un rapporto sessuale con il fidanzato dell’epoca, aveva iniziato a minacciarla di diffondere il video se non avesse consumato dei rapporti anche con lui.
La donna, spaventata, si era vista dunque costretta ad acconsentire alle richieste dell’uomo. Esercitando continue pressioni psicologiche sulla vittima, l’arrestato aveva pure provveduto a realizzare ulteriori filmati che la riprendevano in atteggiamenti sessualmente espliciti, arrivando a costringerla, ad effettuare delle videochiamate.
Sfiancata dalla situazione creatasi, la giovane donna aveva in primo momento cercato di opporsi. Ma il suo atteggiamento aveva scatenato le ire dell’uomo, che aveva reagito diffondendo il filmato tra i propri conoscenti, mostrandolo pure ai genitori della vittima, e dicendo di volerle rovinare la vita.
La vittima ha così deciso di rivolgersi ai Carabinieri. Ma scoperta i due fratelli hanno cominciato a minacciarla di morte e intimandole di ritirare ogni eventuale accusa formalizzata. Subito dopo la perquisizione poi i due si erano presentati anche nell’attività commerciale dei genitori della donna, arrivando a compiere gravissime minacce e intimidazioni nei loro confronti.