CIVITANOVA MARCHE – Arrestati due spacciatori, denunciati una nomade e due truffatori. È il bilancio dei controlli a tappeto dei carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, guidati dal capitano Massimo Amicucci, delle ultime ventiquattro ore.
GLI ARRESTI
Nella notte appena trascorsa, i militari della stazione di Porto Potenza Picena, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Radiomobile di Civitanova, hanno rintracciato e arrestato un 41enne tunisino gravato da un ordine di carcerazione emesso il 29 ottobre dello scorso anno dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna. L’uomo infatti, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, aveva fatto perdere le proprie tracce da molto tempo e si era rifugiato in una struttura ricettiva del litorale marchigiano. I carabinieri, dopo un particolare servizio di osservazione, lo hanno arrestato e condotto presso il carcere di Fermo dove dovrà scontare la pena di due anni e cinque mesi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A Recanati invece, nel primo pomeriggio di ieri, i carabinieri hanno arrestato un 37enne pakistano destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata qualche giorno fa. L’uomo, trasferito al carcere di Fermo, dovrà scontare la pena di tre anni e quattro mesi per reati legati allo spaccio.
LE DENUNCE
Denunciata una donna nomade, residente nel riminese, che controllata dai militari del Nucleo Radiomobile in località Fontespina a Civitanova, era destinataria di un provvedimento di foglio di via obbligatorio e di divieto di ritorno nel comune costiero come disposto la scorsa estate dal questore di Macerata.
Deferito all’Autorità Giudiziaria dai carabinieri di Porto Recanati un 40enne della provincia di Foggia che, tramite dei raggiri, era riuscito a farsi versare 200 euro sulla sua PostePay da un ragazzo della costa maceratese con la promessa di un I-Phone di ultima generazione. Una volte ricevuto i soldi però il 40enne ha fatto perdere le proprie tracce finché non è stato individuato da carabinieri attraverso l’analisi dei movimenti bancari e dei tabulati telefonici.
Denunciato anche un 38enne senegalese residente a Firenze che aveva anche lui promesso un motore marino a un uomo di Recanati con una truffa sui social. Una volta che si era fatto versare 150 euro anche lui era sparito. Identificato dai carabinieri è stato deferito per truffa.