Cronaca

Ex carabiniere ucciso nell’ascolano: ci sono testimoni

L'uomo di 51 anni, residente a Monsampolo, era stato coinvolto in vicende giudiziarie. I carabinieri stanno acquisendo i filmati degli impianti di video sorveglianza della zona della pista ciclabile dove è stato ucciso a Pagliare del Tronto

Carabinieri
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ASCOLI PICENO – Sono già diversi i testimoni che si sono fatti avanti per fornire elementi utili agli inquirenti nelle indagini per l’uccisione di Antonio Cianfrone, l’ex carabiniere freddato con 3 colpi di pistola questa mattina intorno alle 8.30-9 mentre si trovava lungo la pista ciclabile di Pagliare del Tronto nei pressi della frazione San Pio di Spinetoli nell’ascolano.

Dopo l’appello rivolto dal comandante provinciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno Ciro Niglio a chi poteva aver visto qualcosa di farsi avanti, alcune persone hanno raccolto l’invito e contattato i militari dell’Arma per fornire il loro contributo. Un apporto molto apprezzato dal comandante che ringrazia «i cittadini che si sono presentati per dare il loro contributo». «È importante che chiunque sia stato in zona e possa aver visto qualcosa, si presenti in una delle caserme dell’Arma» ribadisce Niglio. A lanciare l’allarme questa mattina era stata una donna che stava correndo nei pressi della pista e che ha fornito la sua testimonianza agli investigatori.

Cianfrone, 51 anni originario di Mozzagrogna in provincia di Chieti e residente a Monsampolo, la cittadina in cui prestava servizio come carabiniere nella locale Stazione, era stato allontanato dall’Arma 5 anni fa dopo essere rimasto coinvolto in una inchiesta per concussione e truffa ai danni di una compagnia di assicurazione. Una vicenda dai contorni molto complessi. Stando alle prime indiscrezioni ad uccidere l’ex militare questa mattina sarebbe stato un uomo con il volto coperto dal casco, scappato poi con un complice a bordo di una moto.

Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno proseguono serrate e i militari non tralasciano nessun ipotesi né pista: «stiamo lavorando in modo concreto» spiega il comandante Niglio, che tende ad escludere che la vicenda possa essere collegata ai fatti giudiziari risalenti al 2015, non ancora passati in giudicato, per i quali l’ex militare era stato allontanato dall’Arma e non vestiva più da tempo la divisa. I carabinieri stanno acquisendo i filmati degli impianti di video sorveglianza della zona, molto frequentata dai runners e dai bikers perché si tratta della pista ciclabile più grande della vallata del Tronto.

Questa mattina sul posto erano arrivati anche il procuratore di Ascoli Piceno Umberto Monti e la squadra mobile della Polizia allertata intorno alle 9 di questa mattina dai carabinieri.