Cronaca

Omicidio Cianfrone, nuovi accertamenti. Avvicendamento fra legali

È stato eseguito un nuovo accertamento sugli indumenti e sul casco di Antonio Spagnuolo per cercare eventuali residui di polvere da sparo. Intanto il legale Angelozzi ha lasciato la difesa di Spagnuolo per conservare quella della moglie Francesca Angiulli

Tribunale di Ascoli Piceno

ASCOLI PICENO – Nuovi accertamenti disposti dalla Procura per far luce sulla morte di Antonio Cianfrone, l’ex carabiniere della Stazione di Monsampolo, freddato la mattina del 3 giugno scorso con 3 colpi di pistola lungo la pista ciclo-pedonale di Pagliare del Tronto, mentre stava facendo jogging.

I carabinieri hanno eseguito proprio nel pomeriggio di oggi un nuovo accertamento per rilevare la presenza di eventuali residui di polvere da sparo sugli indumenti e sul casco di Giuseppe Spagnuolo. All’accertamento tecnico hanno preso parte, oltre al legale di parte civile Nazario Agostini, anche i legali della coppia arrestata con l’accusa di aver ucciso Cianfrone: la difesa di Antonio Spagnuolo è passata infatti al legale Felice Franchi, mentre l’avvocato Alessandro Angelozzi conserva l’incarico di legale difensore di Francesca Angiulli, la moglie di Spagnuolo.

Un ulteriore riscontro per dimostrare chi dei due coniugi di Spinetoli ha sparato a Cianfrone uccidendolo sul colpo. Il castello accusatorio della Procura però è già ben solido con un quadro indiziario molto forte che inchioderebbe alle loro responsabilità gli Spagnuolo. Contro di loro ci sono infatti testimonianze di persone che erano sul posto, intercettazioni telefoniche e i riscontri degli impianti di videosorveglianza. Insomma le tracce di fulminato di mercurio potrebbero non essere la prova regina: il fatto che l’omicidio sia avvenuto all’aperto, in una zona ventilata e con la coppia che è poi scappata in moto potrebbe rilevare tracce limitate di residui di polvere da sparo. Sono molti gli elementi in mano alla Procura.