ASCOLI – Sette «furbetti« del reddito di cittadinanza scoperti e denunciati nella provincia di Ascoli. Percepivano l’assegno, alcuni anche maggiorato, senza averne i requisiti. Li hanno individuati, dopo complesse indagini condotte con il coordinamento della Procura della Repubblica, i carabinieri della Compagnia del capoluogo piceno, in collaborazione con il Nucleo dell’Ispettorato del Lavoro e l’Inps.
Persone di età compresa tra i 45 ei 65 anni
Si tratta di sette residenti di età compresa tra i 45 e i 65 anni, che secondo l’Arma presentavano «palesi incongruenze rispetto alla sussistenza dei requisiti necessari e percepivano da mesi un reddito di cittadinanza notevolmente superiore a quello spettante».
Alcuni di loro avevano volutamente omesso di comunicare notizie riguardanti la propria condizione giuridica o di loro familiari conviventi, «inclusi soggetti – spiegano i carabinieri – che stavano espiando misure detentive, ottenendo in tal modo mensilità maggiorate». Dunque i soggetti in questione, non avevano diritto all’assegno. Si stima al momento, che le somme indebitamente erogate a favore dei sette percettori, ammontano ad alcune decine di migliaia di euro.
Avviato il recupero delle somme percepite
Naturalmente ora sono state avviate le procedure per il recupero delle somme versate dallo Stato. Le sette persone individuate dall’Arma sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per indebite percezione del reddito di cittadinanza. I carabinieri intanto, proseguono le loro indagini a livello provinciale per smascherare altri residenti che avessero ottenuto lo stesso beneficio senza averne diritto.