Cronaca

Bigiotteria, tessuti e prodotti per la casa: sequestri nel Maceratese

Vasta operazione della Guardia di Finanza a contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale. Sequestrati oltre 15.000 articoli non sicuri per il consumatore

La merce sequestrata dalla guardia di finanza di Macerata

MACERATA – Duro colpo all’economia illegale nel Maceratese. Nei giorni scorsi, i Reparti del Comando Provinciale hanno svolto, nell’ambito del controllo economico del territorio, una vasta operazione di servizio a contrasto del commercio di prodotti recanti marchi contraffatti o insicuri per la salute pubblica nonché, più in generale, dell’abusivismo commerciale.

L’attività in questione si è sviluppata su tutto il territorio provinciale ed ha riguardato sia gli esercizi commerciali in sede fissa che quelli in forma ambulante nei mercati settimanali.

Nello specifico, il Gruppo di Macerata, nel corso di un controllo ad un grande magazzino, ha sottoposto a sequestro circa 2.000 articoli, tra prodotti per la casa e bigiotteria, in quanto privi dei requisiti previsti dalla normativa in materia di sicurezza prodotti.

I finanzieri della Tenenza di Camerino, invece, a seguito dei riscontri eseguiti in un esercizio commerciale, hanno sottoposto a sequestro circa 6.000 articoli, di cui circa 2.500 collegati alla celebrazione della festa di San Valentino, anch’essi insicuri per la salute dei consumatori, e oltre 3.500 accessori da fumo posti in vendita in assenza della preventiva autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e in completa evasione dell’imposta di consumo, introdotta a partire dal 1° gennaio 2020.

Inoltre, nel corso del controllo economico del territorio hanno scoperto, presso altro esercente, due lavoratori “in nero”, intenti a mansioni di pulizia e servizio ai tavoli, peraltro sprovvisti della certificazione verde Covid-19.

Infine, la Tenenza di Porto Recanati ha operato nell’ambito dei mercati settimanali, procedendo al sequestro, a carico di quattro ambulanti, di circa 7.500 articoli, tra tessuti, abbigliamento e prodotti per la casa, poiché difettanti dei requisiti previsti dal Codice del Consumo.

Complessivamente, sono oltre 15.000 gli articoli sottoposti a sequestro. I relativi responsabili sono stati segnalati alla Camera di Commercio e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per l’adozione dei provvedimenti di competenza sotto il profilo amministrativo.

Ulteriori accertamenti verranno esperiti per verificare eventuali profili di irregolarità anche da un punto di vista fiscale