Cronaca

Camerino: lettere e cartoline dal carcere dopo il tentato omicidio, stalker nei guai

Sei mesi prima dell'invio delle missive l'uomo aveva tentato di uccidere la ex raggiungendola nel negozio al Sottocorte Village. Oggi la difesa ha chiesto di accedere al rito abbreviato, la discussione fissata a febbraio

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Il carcere di Montacuto ad Ancona

CAMERINO – Sei mesi dopo aver tentato di uccidere la ex, dal carcere le aveva inviato cartoline, lettere e telegrammi. Terzo procedimento per un 58enne di Montesilvano di origine venezuelana: è accusato di stalking. L’uomo è già stato condannato per atti persecutori nei confronti della ex compagna a tre anni e otto mesi (il procedimento è pendente in Cassazione), mentre lo scorso settembre all’uomo è stata inflitta una pena di otto anni di reclusione per il tentato omicidio della donna (a pena espiata dovrà permanere un anno in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) e il procedimento è pendente in Appello.

L’avvocato Federica Squadrini

Era il 7 maggio del 2019 quando l’uomo era partito da Montesilvano per raggiungere la ex al negozio di frutta e verdura al Sottocorte Village di Camerino. Si erano conosciuti ai tempi dell’Università, erano stati insieme per diverso tempo poi lei lo aveva lasciato e lui a quella decisione non si era mai rassegnato fino ad arrivare al gesto estremo. Armato di coltello quel 7 maggio di tre anni fa entrò nel negozio, lei era riuscita a chiudersi in bagno quando lui, in un impeto d’ira, conficcò la lama del coltello nella porta, urlando alla ex che l’avrebbe ammazzata. Poco prima per cercare di prendere le chiavi, ferì alla mano una commessa. All’arrivo dei carabinieri invece di desistere tentò di colpire un militare, fu immobilizzato e arrestato. Finì in carcere a Montacuto dove, per un errore nella notifica di un atto, venne a conoscenza dell’indirizzo della ex. A quel punto, era novembre 2019, cominciò a scriverle. A casa della donna arrivò di tutto: lettere, telegrammi e anche cartoline, tutte spedite dal carcere. Lo stalking durò circa un mese. In una cartolina di Numana, aveva scritto: «Ti penso sempre, mi manchi, mi piacerebbe se mi venissi a trovare». Stessi contenuti anche in una lunga lettera tutta scritta in stampatello: «Sono sicuro che mi ami anche tu. Sei l’unica di cui sono stato geloso, “La mia Sabrina Ferilli”». E poi ancora: «Ti scrivo per dirti che sto male senza te, ti sogno sempre, ti voglio sposare».

L’avvocato Luca Belardinelli

Nel procedimento per tentato omicidio il gup Domenico Potetti dispose una perizia sull’imputato affidando l’incarico allo psichiatra Gianni Giuli. Il professionista concluse rilevando una capacità di intendere e di volere al momento del tentato omicidio grandemente scemata a causa di un’anomalia psichica. Per lo psichiatra però, il 58enne era capace di partecipare coscientemente al processo, pur essendo persona socialmente pericolosa con una pericolosità sociale che, ad avviso del perito, poteva essere affrontata con l’inserimento in una struttura di cura ad alta sicurezza. Di recente il 58enne è stato spostato da Montacuto al carcere di Ascoli. Oggi nell’udienza preliminare dinanzi al gup Claudio Bonifazi e al pubblico ministero Claudio Rastrelli, il legale dell’imputato, l’avvocato Federica Squadrini, ha prodotto una consulenza di parte eseguita dallo psichiatra Pierluigi Andreoni che ha rilevato un’incompatibilità del 58enne con il regime carcerario. Il legale ha chiesto di procedere con rito abbreviato e l’udienza è stata rinviata all’8 febbraio del prossimo anno per la discussione. La vittima è parte civile con l’avvocato Luca Belardinelli.