CASTELBELLINO – Saranno celebrati mercoledì alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice in frazione Stazione di Castelbellino i funerali di Giovanni Caruso, sindaco di Castelbellino per sei legislature consecutive. Caruso, 89 anni, si è spento mercoledì alla Fondazione Recanatesi di Osimo dove era ospite, a causa dell’aggravarsi di un problema cardiaco di cui soffriva.
Lascia nel dolore il fratello Franco con i figli Antonio, Mario e Alberto, i parenti, la storica collaboratrice Quinta e tante persone che lo ricordano come un uomo d’altri tempi, riservato e con a cuore il suo paese. La camera ardente è stata allestita presso la Casa del Commiato di Bondoni in via dell’Industria a Castelplanio. La tumulazione, poi al cimitero di Mergo, nella tomba di famiglia, accanto alla sua amata Licia Bocci mancata lo scorso anno.
La notizia del decesso ha destato commozione e sconcerto. A ricordare Giovanni Caruso sono i componenti dello storico gruppo politico La Torre Civica con cui Caruso ha guidato il paese per sei legislature consecutive. «Se n’è andato in punta di piedi, con la riservatezza che l’ha sempre contraddistinto – scrivono –. Giovanni Caruso, classe 1931, ci ha lasciato in silenzio, in un freddo pomeriggio di ristrettezze pandemiche. Purtroppo è deceduto a seguito dell’aggravarsi delle condizioni fisiche legate a complicazioni cardiologiche. Lo scorso marzo Giovanni aveva perso la moglie Licia Bocci dopo 60 anni di vita vissuta insieme… Uomo di indubbia cultura e classe, gentilezza e cordialità. Sempre disponibile all’ascolto dei cittadini e pronto a prodigarsi alle opere volte al bene della comunità, caratteristiche queste che hanno permesso a Caruso di rivestire la carica di sindaco di Castelbellino per 29 anni ininterrottamente dal 1975 al 2004».
Nato a Monreale, visse a Palermo dove si laureò in Giurisprudenza, successivamente ricoprì tra l’altro il ruolo di segretario comunale a Castelbellino (dove conobbe la sua futura moglie) e ad Ostra Vetere. Dall’inizio degli anni ’70 svolse la sua attività lavorativa da dirigente nel Comitato regionale di Controllo delle Marche (Co.Re.Co). «Sin dal primo insediamento – si legge ancora nel ricordo della Torre civica –, l’amministrazione Caruso si mostrò innovativa portando il Comune in mezzo alla gente con l’istituzione delle assemblee popolari nelle varie frazioni. Lo sviluppo del nostro Comune e quello che è diventato oggi Castelbellino lo si deve in buona parte a lui, da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare». Commendatore e ambasciatore Unicef, dal 2004 Caruso era cittadino onorario e benemerito di Castelbellino. «Apprezzato per le sue indubbie capacità e stimato politicamente in maniera trasversale, uomo carismatico e sempre attento gentleman, un uomo d’altri tempi insomma. Ha dedicato a Castelbellino gran parte della sua vita, ricevendo tanti riconoscimenti e qualche critica… come accade a tutti coloro che lasciano il segno. L’intera comunità di Castelbellino non può che essere grata e riconoscente a quest’uomo. Grazie Giovanni!».