MACERATA – Detenzione o accesso a materiale pedopornografico aggravato dall’ingente quantità. È questo il reato contestato a un 26enne maceratese nei cui confronti oggi si è aperto il processo dinanzi al tribunale collegiale di Macerata presieduto dal giudice Roberto Evangelisti. Secondo l’accusa sostenuta in aula dal pubblico ministero Rosanna Buccini (ma il fascicolo è della Procura di Ancona competente per i reati informatici) il giovane attraverso una chat su Telegram si sarebbe procurato centinaia di foto pedopornografiche e oltre 180 file video della stessa natura.
A trovarglieli era stata la polizia postale il 22 giugno del 2017 nel corso di una perquisizione. Gli agenti erano impegnati in un’indagine più ampia e avevano eseguito la perquisizione con il conseguente sequestro del cellulare del giovane su cui erano conservati i file.
Oggi in aula il difensore, l’avvocato Alessandro Brandoni ha chiesto che il giovane, affetto da un ritardo mentale di media gravità, venisse sottoposto a perizia psichiatrica. I giudici hanno accolto la richiesta e rinviato al prossimo 27 febbraio per conferire l’incarico allo psichiatra Gianni Giuli.
Il professionista all’esito dell’accertamento dovrà stabilire se il 26enne, che attualmente lavora in una cooperativa, fosse all’epoca capace o meno di intendere e di volere.