Cronaca

Cerca online appartamento a Brunico: truffata 40enne jesina. Denunciato giovane bresciano

Il locatore chiedeva il pagamento di due mesi di affitto anticipati, una mensilità a titolo di caparra ed altre 100 euro a titolo di spese, per un ammontare di 2.110.00 euro

Da Pixabay di Guvo59

JESI – Nella giornata di ieri, 4 settembre, a seguito di articolata attività investigativa, personale di polizia giudiziaria del Commissariato deferiva in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente un 24enne di Brescia per il reato di truffa aggravata.
Il fatto

Lo scorso 29 agosto, la vittima, (jesina 40enne) in sede di querela riferiva che, dovendosi spostare a Brunico per esigenze di lavoro, cercava nei siti dedicati un appartamento in affitto. Tra tutti gli annunci ne notava uno che pubblicizzava l’affitto di un appartamento ad un canone di 670 euro.

Tramite l’indirizzo e-mail indicato, contattava il locatore dichiarandosi interessata. Riceveva risposta con l’invio del numero di cellulare col quale iniziavano una messaggistica whatsApp, conclusasi con la definizione dell’accordo. A questo punto, la vittima riceveva un link cliccando il quale entrava apparentemente nel sito di booking, dove vi erano le foto dell’appartamento e le recensioni tutte positive. Per la definizione dell’accordo, il locatore chiedeva il pagamento di due mesi di affitto anticipati, una mensilità a titolo di caparra ed altre 100 euro a titolo di spese, per un ammontare complessivo di 2.110.00 euro. Effettuato il pagamento a mezzo bonifico nell’iban fornitole, e data assicurazione dell’avvenuto pagamento, si lasciavano con l’intesa di risentirsi nei giorni successivi per la consegna delle chiavi. I tentativi di contatto, tuttavia, andavano a vuoto e il locatore si rendeva irreperibile. Da qui l’amara consapevolezza di essere stata truffata. Gli accertamenti espletati dagli agenti di polizia giudiziaria, permettevano di risalire all’intestatario dell’iban nel quale era confluita la somma di denaro, un giovane di Brescia 24enne il quale raggiunto dalla polizia del posto, su delega di questo Commissariato veniva deferito in stato di libertà all’AG competente per truffa.