SENIGALLIA – Proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire le ultime settimane di vita di Leonardo, il 15enne che domenica sera, 13 ottobre, si è sparato con la pistola del padre in un casolare di campagna a Montignano. Indagini che dovranno fare chiarezza se davvero vi siano stati episodi di bullismo nell’istituto scolastico Panzini, che frequentava da poco più di venti giorni, o se ci siano altri motivi ad averlo ridotto in una condizione di fragilità e portato poi al desiderio di farla finita.
Che fosse vittima di bullismo lo dà per certo la famiglia tramite la legale Pia Perricci: mentre erano ancora in corso le ricerche lunedì, la madre ha presentato denuncia presso i carabinieri di Senigallia, fornendo anche i nomi di tre persone, tutte minorenni, che l’avrebbero insultato pesantemente. Situazioni anche circostanziate, a quanto trapela, ma ancora tutte da accertare. Non si escludono anche episodi di aggressioni e umiliazioni fisiche, di cui però nessuno sembra aver confermato il verificarsi e che Leonardo non avrebbe comunicato ai genitori, forse anche per vergogna.
Episodi che però la scuola smentisce categoricamente. Il dirigente scolastico Alessandro Impoco ha dichiarato di non aver mai registrato nulla del genere, così come viene esclusa l’esistenza di una banda di bulli tra i corridoi dell’istituto professionale. Durante i colloqui dei militari con i compagni di classe – i primi sono stati ascoltati ieri, così come la fidanzata – avrebbero negato tale ipotesi, riferendo anzi il disagio di sentirsi additati come complici.
La procura di Ancona ha aperto un fascicolo contro ignoti, per istigazione al suicidio. Dall’autopsia sono arrivate le conferme relative al fatto che si tratti di un gesto volontario, avvenuto diverse ore prima che venisse ritrovato. Altre informazioni potranno arrivare dalle analisi dei dispositivi elettronici che Leonardo usava, cellulare e pc, posti sotto sequestro, così come dalle immagini di videosorveglianza della scuola. Altre informazioni si cercano nell’ambito familiare, per capire se la separazione dei genitori possa avere giocato un ruolo nella tragica vicenda.
Il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, in merito alla drammatica vicenda di Senigallia, ha espresso «profondo dolore e sgomento» e annunciato verifiche sull’accaduto, come anche iniziative per «eradicare il bullismo dalla società».
Proprio dopo l’accertamento autoptico la salma del giovane è stata restituita alla famiglia. I funerali di Leonardo saranno celebrati giovedì 17 ottobre alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Montignano.