Arrestato dalla Polizia di Ascoli Piceno il pirata della strada che ieri, a Stella di Monsampolo, alla guida della propria auto, ha travolto e ucciso un ciclista di 59 anni.
Sul luogo della tragedia sono subito intervenuti gli uomini della Polizia Stradale di Ascoli, guidati dal commissario capo Luca Iobbi, che hanno avviato le indagini. I poliziotti hanno trovato sul selciato alcuni frammenti dell’auto, di colore bordeaux, e uno spoiler; proprio questi elementi, insieme alle immagini delle telecamere di videosorveglianza fornite dal sindaco e ad alcune testimonianze, hanno permesso di dare una svolta immediata alle indagini – coordinate dal pm Gabriele Quaranta – e di risalire all’identità dell’uomo.
La Polstrada è riuscita infatti a individuare, nelle immagini delle telecamere, una Dacia Sandero dello stesso colore dei frammenti trovati sul luogo dell’impatto, con il parabrezza introflesso e la targa ben visibile. Il conducente, un 27enne di Centobuchi che si trovava alla guida della vettura intestata a un familiare, è stato sottoposto alla prova dell’etilometro ed è risultato positivo con una tasso alcolemico pari a 1,49 grammi per litro.
Gli uomini della questura hanno proceduto anche agli accertamenti ematici per verificare se il giovane abbia assunto droghe; gli esiti si avranno nei prossimi giorni. Il 27enne è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso e si trova ora ai domiciliari.
Nella scorsa notte la Polizia di Ascoli Piceno, in sinergia con i carabinieri, la Guardia di Finanza e le Polizie locali, ha anche passato al setaccio i locali pubblici della provincia, dal capoluogo fino a San Benedetto del Tronto. In campo anche la Polizia scientifica che ha ripreso con foto e telecamere le varie fasi in cui si è svolta la movida, soffermandosi a documentare quanto accaduto davanti ad alcuni locali. Gli agenti della Squadra Investigativa della Divisione Polizia Amministrativa sono già al lavoro per presentare un dettagliato report al questore Paolo Maria Pomponio, intenzionato a mostrare il cartellino rosso dell’articolo 100 del TULPS, con la conseguente chiusura del locale, ai gestori che nei giorni scorsi, pur avendo ricevuto il cartellino giallo dell’invito a lavorare in linea con i protocolli sanitari, lo hanno lasciato cadere nel vuoto.