CIVITANOVA – Reagisce a un controllo della polizia mordendo a un avambraccio e incrinando una costola a un poliziotto. Arrestato un tunisino di 39 anni, irregolare, senza fissa dimora, due agenti sono invece finiti al pronto soccorso. È successo ieri pomeriggio dopo la segnalazione della presenza di alcuni stranieri nei pressi del Club Vela. Nei giorni precedenti, infatti, ad alcuni soci del circolo erano state rubate biciclette e monopattini così ieri quando sono stati notati gli stranieri nelle vicinanze del Club Vela è scattata la segnalazione.
Sul posto è subito intervenuta una pattuglia del commissariato, gli agenti hanno avvicinato lo straniero chiedendo le sue generalità e un documento di riconoscimento, ma l’extracomunitario ha reagito dando in escandescenze: prima ha urlato frasi in arabo incomprensibili poi ha iniziato a spintonare gli agenti e a scalciare. Quando un poliziotto lo ha raggiunto e lo ha preso per un braccio l’extracomunitario ha aggredito entrambi gli agenti e sono caduti tutti a terra. Non senza difficoltà i poliziotti sono riusciti a contenerlo, ad ammanettarlo e lo hanno fatto salire sull’auto di servizio, ma l’uomo è riuscito a scendere dal mezzo cercando di fuggire. È stato raggiunto e bloccato dai poliziotti di un’altra pattuglia che nel frattempo aveva raggiunto la zona del porto in supporto ai colleghi.
Identificato, il tunisino, 39 anni irregolare e senza fissa dimora, più volte sottoposto a rilievi e risultato avere vari Alias, incensurato, è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni e posto nella camera di scurezza in attesa del giudizio direttissimo fissato per la tarda mattinata di oggi in Tribunale a Macerata. I due agenti aggrediti sono invece finiti al pronto soccorso: il meno grave ha riportato una prognosi di tre giorni per delle abrasioni a un ginocchio e a un braccio, mentre al collega i giorni di prognosi riconosciuti sono stati 20, ha riportato l’infrazione di una costola, una lesione da morso a un avambraccio e un trauma a un dito di una mano. Oggi il tunisino è stato condotto nel Palazzo di giustizia dinanzi al giudice Andrea Belli e al pubblico ministero Stefano Lanari. Dopo la convalida dell’arresto lo straniero tramite l’avvocato Luciano Pacioni ha patteggiato 10 mesi, pena sospesa, ed è tornato in libertà. Disposto il nullaosta all’espulsione.