CIVITANOVA – Fugge ai carabinieri e si infila nella sala Bingo, lì aggredisce un militare chiudendogli la mano nella porta poi cerca di colpirli con spintoni e calci. È finito in manette un 38enne di Treia. Al momento del controllo era a bordo di una Smart ma la patente gli era stata revocata già da qualche anno. Oggi il 38enne è stato condotto in Tribunale, si è detto disponibile a risarcire sia il militare ferito che l’Arma e l’udienza è stata rinviata al 2 febbraio, nel frattempo gli è stata applicata la misura dell’obbligo di firma. Il fatto è successo alle primissime ore di oggi a Civitanova. Erano circa le 4.30 quando una pattuglia dei carabinieri aveva notato un’auto che si allontanava dal parcheggio retrostante il Megauno. Vista l’ora e la circostanza i militari avevano deciso di approfondire il controllo, ma appena avevano attivato i lampeggianti l’automobilista si era allontanato, aveva parcheggiato e a piedi aveva tentato di far perdere le proprie tracce.
I militari però lo hanno raggiunto ma lui avrebbe iniziato a spintonarli per poi fuggire verso la sala Bingo, una volta dentro avrebbe scalciato e spintonato i militari schiacciando la mano di uno dei due nella porta. Alla fine i carabinieri sono riusciti a portarlo fuori e, con l’aiuto di un’altra pattuglia, lo hanno bloccato, ammanettato e portato in caserma. Dai successivi controlli è emerso che la patente gli era stata revocata già da qualche anno e più volte era stato sanzionato per aver guidato senza avere il titolo di guida. La Smart, invece, gli era stata data temporaneamente da una giovane straniera per effettuare dei lavori sul mezzo.
Il 38enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni (il militare ha riportato una prognosi di 10 giorni) ed è stato denunciato a piede libero per guida senza patente. Posto nell’immediatezza agli arresti domiciliari, nella tarda mattinata di oggi è stato condotto in Tribunale davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo per la convalida dell’arresto e il conseguente rito direttissimo. Dopo la convalida e l’applicazione della misura l’udienza è stata rinviata al prossimo 2 febbraio. Il treiese è difeso dall’avvocato Barbara Recanati.