MACERATA – Minacce di morte, ingiurie, aggressioni e inseguimenti. Bancario a processo per stalking, lesioni aggravate e violenza privata. Questa mattina il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata, Domenico Potetti, ha rinviato a giudizio il professionista civitanovese di 58 anni. Nel processo che si aprirà il prossimo 6 dicembre, la ex moglie, una commerciante russa di 32 anni, è parte civile con l’avvocato Luciano Pacioni.
Gli atti persecutori sarebbero iniziati alla fine di agosto del 2019, quando la donna aveva deciso di mettere la parola fine alla relazione coniugale e si era trasferita a Corridonia. Secondo l’accusa il bancario avrebbe in più occasioni offeso l’ormai ex moglie con epiteti volgari. «Ti ammazzo prima o poi, dove vai», le avrebbe urlato in un’occasione. Un giorno l’avrebbe seguita e una volta arrivato all’abitazione di lei, l’avrebbe afferrata per un braccio facendola sbattere contro lo spigolo di un muro e provocandole un taglio sulla cute.
A maggio 2020 l’avrebbe pedinata fino al parcheggio del bar di un’amica di lei e aveva iniziato a fotografare il furgone della ex moglie. L’ex coniuge si sarebbe rifugiata nel locale mentre l’amica, uscita per affrontare il 58enne, sarebbe stata a sua volta ingiuriata. Per quanto riguarda l’accusa di lesioni aggravate, in base a quanto contestato dal pubblico ministero Rosanna Buccini, a ottobre e dicembre del 2018 l’allora marito avrebbe aggredito fisicamente la coniuge, a ottobre l’avrebbe presa a schiaffi e pugni al volto mentre a dicembre l’avrebbe fatta sbattere con la testa contro il frigorifero.
L’imputato, però, deve rispondere anche del reato di violenza privata: il 30 agosto del 2019 l’uomo, a bordo di un furgone, avrebbe imboccato volutamente una rotatoria contromano a Corridonia nelle vicinanze del Palazzo Zenit cercando di bloccare l’auto della moglie a bordo della quale c’era il figlioletto minorenne. Per la procura lo avrebbe fatto per costringere la donna a fermarsi e prelevare con forza il bambino.
Oggi, dunque, l’udienza preliminare e il rinvio a giudizio. Il bancario, che rigetta le accuse, è difeso dall’avvocato Michele Di Ruggero.