CIVITANOVA – La mattina dello sfratto prima aveva cacciato di casa l’ufficiale giudiziario, poi aveva aggredito i poliziotti con calci e pugni afferrando un agente per il collo. Una 34enne originaria di Lamezia Terme è stata condannata a 10 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Per ottenere la sospensione della pena dovrà svolgere lavori di pubblica utilità. La sentenza è stata emessa ieri dal giudice del Tribunale di Macerata Domenico Potetti che ha accolto la richiesta del pm Francesca D’Arienzo, il fatto finito al centro del procedimento penale, invece, risale al 17 aprile del 2019.
Quella mattina l’ufficiale giudiziario si era recata nell’appartamento occupato dalla donna per eseguire lo sfratto, ma era stata accolta con parole offensive e poi presa per un braccio e spinta fuori dall’appartamento. Vista la situazione sul posto era intervenuta una pattuglia del locale commissariato, ma la 34enne reagì con violenza anche nei confronti degli agenti sferrando calci e pugni e afferrando un poliziotto per il collo. Fu quindi bloccata e portata in commissariato, dove, dopo le formalità di rito, fu denunciata per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. I poliziotti successivamente andarono al pronto soccorso per le cure del caso, entrambi riportarono sei giorni di prognosi per traumi policontusivi. Dopo le indagini preliminari nei confronti della 34enne fu emesso il decreto di citazione a giudizio e per lei si aprì il processo. Difesa dall’avvocato Chiara Castellani, una volta lette le motivazioni, potrà decidere se ricorrere in Appello.