Cronaca

Civitanova, trapunta da 10 euro non pagata: 64enne a giudizio per tentata rapina

Alla donna viene contestato anche il reato di lesioni. I fatti sarebbero avvenuti il 17 agosto del 2019 al centro commerciale Eco Mercatone. La difesa rigetta gli addebiti

Il tribunale di Macerata

CIVITANOVA – Non paga una trapuntina in microfibra da 9.90 euro, 64enne sarà processata per tentata rapina e lesioni. Il processo a carico di una operaia di origine albanese si aprirà il 13 settembre del 2022.

«È stata aggredita prima che potesse pagare, lei ha solo cercato di difendersi. La mia cliente ha riportato sette giorni di prognosi», ha evidenziato la difesa a margine dell’udienza. Oggi infatti si è celebrata l’udienza preliminare a carico della donna davanti al gup Claudio Bonifazi e al pubblico ministero Enrico Barbieri. L’imputata, difesa dall’avvocato Roberta Ippoliti, non ha voluto richiedere riti alternativi e il giudice ha disposto il rinvio a giudizio. I fatti contestati risalgono al 17 agosto del 2019, quando la donna entrò al centro commerciale Eco Mercatone, in via Gronchi, a Civitanova e prese una trapunta in microfibra matrimoniale del valore di 9.90 euro.

L’avvocato Roberta Ippoliti

Secondo la ricostruzione accusatoria la donna avrebbe cercato di allontanarsi senza passare per la cassa ma fu notata da un addetto alla videosorveglianza che la raggiunse invitandola a riconsegnare quanto rubato. La donna, per tutta risposta, avrebbe reagito spintonandolo più volte. In aiuto dell’addetto alla vigilanza intervennero altri due dipendenti del centro commerciale che sarebbero stati colpiti con schiaffi, pugni e calci. Alla fine la donna fu bloccata in attesa dell’arrivo di una pattuglia della Volante del commissariato. I due dipendenti riportarono 5 giorni ciascuno di prognosi. Di qui le contestazioni di tentata rapina e di lesioni, oltre alla contestazione della recidiva specifica infraquinquennale per entrambi i reati.

Diversa è stata la versione fornita dalla difesa oggi in aula. «La mia cliente non voleva rubare nulla – ha spiegato il legale Ippoliti a margine dell’udienza –, tant’è che dopo aver preso la trapunta si era fermata a vedere dei vasi e in quel momento era stata raggiunta. Se avesse voluto rubare qualcosa non si sarebbe di certo fermata a vedere altri prodotti. In merito alla presunta aggressione, è stata lei ad essere aggredita prima che potesse pagare, lei ha solo cercato di difendersi. Tra l’altro anche la mia assistita è stata costretta a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso e ha riportato sette giorni di prognosi. Sicuramente in dibattimento emergerà la reale situazione del fatto storico».