CIVITANOVA – Quando i finanzieri della sezione Goa (Gruppo operativo antidroga) del Gico (Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata) di Ancona lo trovarono con 179 chili di hashish e 7.500 euro in contanti finì in carcere a Montacuto. Oggi un bosniaco 63enne di Montecosaro ha patteggiato quattro anni di reclusione. È questa la pena concordata dal difensore, l’avvocato Paolo Rossi, con il pubblico ministero titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Enrico Barbieri. Nei giorni scorsi la difesa aveva depositato le dichiarazioni dell’imputato. L’uomo ha riferito di essersi confidato dei suoi problemi di natura economica con un macedone conosciuto in un circolo di cui non sapeva il nome ma di cui conosceva solo un alias. Quest’ultimo gli avrebbe quindi proposto di spostare un carico in due punti di Civitanova, il compenso per questo “favore” sarebbe stato di 7.500 euro.
L’arresto, dunque, risale al 12 maggio scorso. I finanzieri del Goa del Gico di Ancona avevano notato un furgone che dalla Strada del Casone a Civitanova aveva svoltato in via Pisacane. Lo avevano seguito e fermato. L’uomo alla guida del mezzo, il bosniaco, aveva addosso 7.500 euro mentre nel vano posteriore c’erano quattro borsoni scuri.
Uno era stato aperto sul posto e dentro c’erano involucri sigillati singolarmente contenenti in apparenza droga. Il controllo era proseguito nella sede della locale Compagnia della Guardia di finanza dove erano stati trovati complessivamente 179 chili di hashish.
I soldi, la droga, i cellulari e il furgone erano stati posti sotto sequestro mentre per il bosniaco si erano aperte le porte del carcere di Montacuto ad Ancona dove è ancora recluso.