Cronaca

Civitanova, ubriaco si rifiuta di uscire dalla stanza di un B&b poi aggredisce un militare: arrestato

Oggi un camionista ucraino di 54 anni ha chiesto scusa in aula, ha risarcito il carabiniere e ha patteggiato un anno di reclusione, pena sospesa

CIVITANOVA – Deve lasciare il B&b ma lui si rifiuta, ubriaco, inizia a disturbare anche altre persone poi all’arrivo dei carabinieri reagisce e frattura la mano a un militare: 54enne arrestato. Oggi, in Tribunale, ha chiesto scusa, ha risarcito un militare con 500 euro e ha patteggiato un anno di reclusione pena sospesa.

Il parapiglia è scoppiato ieri sera (lunedì 15 luglio) in un B&b di Civitanova. La titolare ha chiamato il 112 lamentando l’atteggiamento molesto di un cliente che, dopo aver soggiornato regolarmente la notte precedente, invece di fare il check out la mattina, era rimasto in camera intenzionato a non andare via. Ai militari la donna avrebbe anche aggiunto che il 54enne, di origine ucraina, aveva bevuto diversi alcolici e infastidiva gli altri clienti della struttura. Quando i militari sono arrivati l’uomo ha continuato a urlare, sul posto è intervenuta anche un’altra pattuglia, ma il 54enne non ne avrebbe voluto sapere di lasciare la camera. Alla fine è intervenuto anche il suo datore di lavoro (che gli aveva pagato il pernotto nella struttura per il giorno precedente), l’uomo gli avrebbe proposto di dormire sul camion ma l’ucraino si è rifiutato per poi opporsi ai militari. In particolare avrebbe spinto un militare per poi afferrare con violenza la mano di un altro carabiniere provocandogli fratture multiple alla mano. A quel punto il 54enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, mentre il carabiniere è finito al pronto soccorso (la prognosi è stata di 30giorni).

Oggi l’ucraino è stato condotto in Tribunale a Macerata per la convalida dell’arresto e il conseguente giudizio direttissimo dinanzi al giudice Federico Simonelli. Difeso dall’avvocato Antonella Mercuriali (sostituita in aula dal collega Massimiliano Cingolani), l’uomo ha chiesto scusa per quello che ha fatto, ha consegnato al militare 500 euro di risarcimento, poi  tramite il proprio legale ha patteggiato con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo un anno di reclusione, pena sospesa, ed è tornato in libertà.

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