ANCONA – Proseguono senza sosta i controlli e la task force ad “Alto Impatto” voluti dal questore Capocasa, d’intesa con il prefetto Ordine. Il servizio si è svolto per tre giorni consecutivi nelle zone più vulnerabili e maggiormente attenzionate: il Piano, gli Archi e la Stazione. La task force della Polizia ha visto in campo i poliziotti della Questura dorica, del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, unitamente ai cinofili con i poliziotti a quattro zampe, alla Polizia Stradale e, ad osservare dall’alto la città, l’elicottero del XI reparto Volo di Pescara. Unitamente alla Polizia di Stato anche la Polizia Locale. Il servizio si è svolto per tre giorni durante la sera, al mattino presto ed il pomeriggio.
Sono state 396 le persone identificate, di cui circa 265 i soggetti gravati da precedenti giudiziari. I veicoli controllati sono stati oltre 200, attraverso numerosi posti di controllo dislocati nelle zone strategiche della città. Tra i veicoli controllati dalla polizia stradale e dalla polizia locale tre soggetti, due italiani ed un peruviano, sono stati sanzionati in via amministrativa perché circolavano con la carta di circolazione scaduta in un caso e, nell’altro poiché il soggetto è stato trovato in possesso di una patente scaduta da diversi mesi.
Tra gli identificati invece, un cittadino marocchino di circa 22 anni veniva deferito. L’uomo, alla richiesta di esibire un documento, si rifiutava e per tale motivo veniva condotto presso gli Uffici di via Gervasoni al fine di essere compiutamente identificato e denunciato.
Inoltre, due soggetti – un nigeriano di circa 22 anni ed un tunisino di 35 anni – venivano trovati in possesso di sostanza stupefacente di tipo hashish. In particolare, all’atto di esibire un documento dalla tasca di uno dei due cadeva una sigaretta confezionata artigianalmente mentre l’altro, consegnava spontaneamente una cartina con all’interno della sostanza stupefacente. Entrambi venivano denunciati per la sanzione di cui all’art. 75 D.P.R. 309/90.
Inoltre, in piazza d’Armi, un soggetto nigeriano di circa 30 anni veniva controllato dai poliziotti del R.P.C. unitamente ai cinofili e il fiuto del cane poliziotto Hermes non ha lasciato dubbi: controllato ed identificato indosso all’uomo venivano ritrovati 5 involucri contenenti della sostanza stupefacente e dei contanti. Il giovane inizialmente sosteneva di non nascondere nulla ma da un controllo approfondito i poliziotti hanno scoperto che tutta la sostanza era nascosta all’interno delle scarpe da lui indossate. Il soggetto veniva condotto presso gli Uffici di via Gervasoni e qui denunciato ex art. 73 D.P.R. 309/90 mentre la sostanza stupefacente del peso di oltre 9 grammi veniva sequestrata.
Durante il medesimo controllo in piazza d’Armi un soggetto del Niger di circa 40 anni veniva denunciato perché a suo carico era stato emesso dal questore Cpocasa solo qualche giorno fa un F.V.O. con ordine a lasciare il capoluogo dorico dopo che egli si era reso protagonista di una rapina. L’uomo, regolare sul territorio, non sapeva fornire una spiegazione al perché si trovasse nuovamente in città e, pertanto, è stato denunciato ex art. 76 dlgs 159/2011.
Diversi anche gli esercizi commerciali controllati. Tra questi un piccolo negozio alimentare etnico in Corso Carlo Alberto. Il negozio presentava numerose irregolarità per le quali i poliziotti della Squadra Amministrativa hanno proceduto ad allertare personale dell’Asl. Giunto sul posto ha proceduto a sanzionare la titolare dell’esercizio commerciale – di origine nigeriana – e a sequestrare 60 confezioni di carne bovina di varie pezzature del peso complessivo di 52 kg in cattivo stato di conservazione e tenute all’interno di un frigo con una temperatura non adatta a garantirne la salubrità. I controlli della Polizia Amministrativa proseguiranno per accertare ulteriori irregolarità.
Infine, nell’ottica di contrastare l’irregolarità sul territorio nazionale, a seguito del controllo straordinario effettuato, il questore Capocasa ha emesso 2 ordini a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni nei confronti di una cittadina peruviana di 20 anni ed un tunisino di 40 anni, entrambi irregolari sul territorio nazionale.