JESI- Sono circa 300 i flaconi di spray igienizzante non certificati e sequestrati dai finanzieri di Jesi. I prodotti, da usare come forma di prevenzione contro il Covid-19, erano venduti presso un esercizio commerciale di Jesi, appartenente ad una catena commerciale nazionale, ed erano falsamente pubblicizzati come ‘”disinfettanti sanitizzanti”.
Sulla confezione erano reclamizzati con esplicito richiamo come spray in grado di un’azione disinfettante e sanitizzante contro “virus, batteri e funghi”, riportando in etichetta anche una croce rossa, simbolo indicante il “presidio medico chirurgico”.
I prodotti erano in realtà privi delle necessarie autorizzazioni del Ministero della Salute. Dopo due settimane di indagini, sono state denunciate due persone, A.G. di anni 58 di Caltagirone (CT) e M.R. di anni 56 di Roma, rispettivamente titolari dell’azienda produttrice e amministratore della società venditrice, per frode nell’esercizio del commercio, reato per il quale è prevista la reclusione fino a due anni o la multa fino a 2.065 euro.
Il Ministero della Salute ha infatti disposto che tutti i prodotti di disinfezione siano classificabili come prodotti “biocidi” e debbano essere commercializzati solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione e un codice rispondente, da riportare nell’etichetta, da parte dello stesso Dicastero o della Commissione Europea.