Cronaca

Monsano, morte di Riccardo Allegrini: la donna che attraversava la strada rinviata a giudizio

La vicina di casa, una 32enne, è stata rinviata a giudizio per omicidio stradale. Il dibattimento si aprirà al tribunale di Ancona il 7 ottobre

Riccardo Allegrini

MONSANO – Ha tentato di evitare di investire una donna che stava attraversando la strada, ma ha perso il controllo dello scooter T-Max su cui viaggiava andando a urtare prima contro un palo della luce e poi contro un albero.

Nel terribile incidente di via Sant’Antonio, alle porte di Monsano, il 7 marzo 2023 aveva perso la vita Riccardo   Allegrini, trentanovenne jesino dipendente di una ditta metalmeccanica di Jesi che stava tornando a casa dal lavoro. Allegrini, sposato e padre di due bambine, era morto sul colpo.

A due anni dal terribile incidente, che ha stravolto la vita della sua famiglia, la Procura di Ancona ha ricostruito i dettagli della dinamica: Allegrini stava percorrendo via Sant’Antonio da Jesi in direzione Monsano, stava tornando a casa dal lavoro. Improvvisamente si sarebbe trovato davanti una donna, una 32enne dominicana sua vicina di casa, che camminava a bordo strada facendosi luce solo con il cellulare e che proprio mentre lui sopraggiungeva, stava attraversando la strada. Nel disperato tentativo di evitarla – tuttavia non riuscito, perché la donna era rimasta ferita e portata in ospedale in codice rosso – Allegrini era finito contro un palo e contro un albero.

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La gup Francesca De Palma ha rinviato a giudizio la donna con l’accusa di omicidio stradale. Il processo inizierà il 7 ottobre. La famiglia di Allegrini si è costituita parte civile con l’avvocato Maurizio Barbieri, chiedendo un risarcimento complessivo di circa un milione di euro.

Secondo la ricostruzione dell’incidente, sembra che la donna stesse camminando lungo via Sant’Antonio nella stessa direzione di marcia dello scooterista, poiché anche lei stava andando a casa a Monsano dopo aver terminato il lavoro. Ma non indossava un giubbetto catarifrangente a darle visibilità in una strada buia e purtroppo già teatro di tanti incidenti anche mortali. A un certo punto – secondo la Procura – la donna avrebbe attraversato, ma nell’istante in cui sopraggiungeva Allegrini che avendosela trovata davanti, ha cercato disperatamente di evitare l’investimento.

La difesa della donna (avvocato Marco Chiarugi) non ha chiesto di accedere a riti alternativi, sostenendo invece che la donna non avrebbe avuto motivo di attraversare la strada. Anzi, visto che percorreva quella strada spesso, era solita accostarsi il più possibile alla vegetazione a bordo strada soprattutto quando passavano le auto. Insomma, secondo il difensore non vi sarebbero state condotte imprudenti o errate da parte della donna, mentre fa presente che la vittima si sarebbe messa alla guida con la patente scaduta. Nel corso del dibattimento le due versioni saranno messe a confronto.

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