Cronaca

Macerata, due rapine sfumarono una andò a segno: 49enne risarcisce, patteggia e torna libero

I fatti risalgono al 24 ottobre dello scorso anno. L'uomo tentò due colpi in un ristorante a Piediripa e in un autogrill lungo la superstrada, poi riuscì a portar via denaro da un locale a Civitanova

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Col volto coperto e armato di coltello aveva tentato di mettere a segno tre rapine, due erano sfumate la terza era andata a segno ma era riuscito a portare via solo 150 euro. Dopo aver risarcito le vittime oggi un ex ristoratore maceratese di 49 anni ha patteggiato due anni, pena sospesa ed è tornato in libertà.

I fatti che gli venivano imputati risalgono a cinque mesi fa. Era la sera del 24 ottobre 2023 quando con un casco semi integrale in testa e un coltello in mano entrò in una pizzeria a Piediripa di Macerata, ma il proprietario reagì, lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dal locale. Il 49enne si allontanò prendendo la superstrada in direzione di Civitanova. Arrivato all’altezza di Montecosaro entrò in autogrill puntando il coltello verso la dipendente, anche lei reagì ma urlando e lui scappò proseguendo per Civitanova. Arrivato nella città costiera tentò l’ultimo colpo in un Kebab: sempre con la minaccia del coltello riuscì a prendere 200 euro, glie ne restarono in tasca 150 perché nella fuga perse una banconota da 50. Salì in auto e tornò verso Macerata. Fu intercettato lungo la provinciale nel territorio di Morrovalle da una pattuglia della polizia, lui non si fermò all’Alt e fuggì a folle velocità. Fu bloccato a Macerata in contrada Pace e arrestato.

Da sx gli avvocati Domenico Biasco e Donatello Prete

Davanti al gip in occasione della convalida dell’arresto l’ex commerciante si scusò per il gesto compiuto dicendosi pronto a risarcire i danni, fu scarcerato e posto ai domiciliari. Tramite i suoi legali, gli avvocati Domenico Biasco e Donatello Prete, come anticipato, ha nel frattempo risarcito le due vittime della tentata rapina. Ha cercato di risarcire anche l’addetto al bancone del Kebab rivolgendosi al commissariato di Civitanova per consegnare gli assegni a titolo di risarcimento del danno ma la vittima non li ha accettati, per l’extracomunitario la vicenda era chiusa lì.
Oggi in Tribunale a Macerata si è celebrata l’udienza preliminare a carico del 49enne dinanzi al gup Giovanni Maria Manzoni e al pubblico ministero Vincenzo Carusi. «Si era posto il problema giuridico – hanno spiegato a margine i legali – della riconoscibilità dell’attenuante anche con la mancanza dell’accettazione della persona offesa, ma è stato risolto in aula in modo favorevole e ha consentito di raggiungere il patteggiamento a due anni con pena sospesa». La somma a titolo di risarcimento per il dipendente del Kebab è stata depositata presso l’ufficio del Tribunale.

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