PESARO – Urla, spintoni e sputi ai danni di un controllore di Adriabus. Altra aggressione al personale di Adriabus.
A denunciarlo è Luca Polenta, segretario Filt Trasporti Cgil. Venerdì 7 febbraio, nelle vicinanze di Carpegna (località Bronzo di Mercatale), due controllori che stavano svolgendo il proprio lavoro di verifica titoli di viaggio (sulla linea 45), intorno alle 14, si sono imbattuti in un ragazzo sprovvisto del regolare biglietto, il quale, alla richiesta di fornire le generalità, ha dato in escandescenza con spintoni, invettive e sputi a uno dei controllori. Poi il giovane ha raggiunto la porta di uscita e si è dileguato.
Al momento non è stata sporta denuncia ma per il segretario della Filt Cgil Pesaro Urbino Luca Polenta, si tratta di «un altro episodio grave nei confronti dei lavoratori che si somma ai numerosi episodi dei mesi scorsi, nonostante gli sforzi messi in campo dal Prefetto e dalle forze dell’ordine attraverso controlli mirati e serrati volti a prevenire e reprimere questo episodi».
La Filt Cgil chiede ad Adriabus di aumentare il personale di verifica anche al sabato in modo da garantire maggiore sicurezza ai dipendenti nello svolgimento delle loro funzioni soprattutto nelle linee più a rischio che la Filt ha spesso segnalato.
«Il problema è molto sentito – aggiunge il segretario Filt – poiché il grave fenomeno delle aggressioni è diventato una vera emergenza sociale nazionale, per tutti gli operatori front line, siano essi conducenti di autobus o personale di bordo, addetti alla verifica dei titoli di viaggio o alla vendita e assistenza dei clienti. Abbiamo rivendicato la necessità di definire uno standard di strumenti per contrastare e contenere il fenomeno delle aggressioni a tutela dei viaggiatori e delle lavoratrici e dei lavoratori del TPL – prosegue – attivando un tavolo di confronto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, proponendo degli allestimenti per garantire livelli minimi di sicurezza sugli autobus». Il riferimento è anche alle telecamere di videosorveglianza interne, di cui alcuni bus sono dotati, ma non tutti.
La Filt, inoltre, «ritiene necessaria una adeguata protezione del posto guida attraverso porte anti-sfondamento, sistemi di chiamata di emergenza, video sorveglianza a circuito chiuso, dotazione di rilevamento satellitare su tutti i mezzi».