Cronaca

Droga, avviso orale e foglio di via per i due giovani jesini arrestati per spaccio

Erano stati trovati con hashish a Osimo. Dopo diversi giorni il questore di Ancona ha proceduto con le due misure più restrittive nei loro confronti

OSIMO – Un avviso orale e un foglio di via obbligatorio. Questi i provvedimenti adottati dal questore della provincia di Ancona, Cesare Capocasa, per i due giovani, arrestati recentemente dagli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Osimo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questo perchè i due sono stati ritenuti socialmente pericolosi e quindi potenzialmente autori di future condotte che possano essere espressione di comportamenti illeciti e violativi delle norme di legge. In particolare, i due arresti erano stati eseguiti nell’ambito di servizi specifici volti al contrasto ed alla prevenzione del fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti. A fine febbraio il gip del tribunale di Ancona, in videoconferenza, con il Commissariato di pubblica sicurezza di Osimo, aveva convalidato gli arresti al 23enne, e al 20enne di Jesi, trovati in possesso di hashish appunto destinata allo spaccio.

La vicenda dei 2 jesini arrestati per spaccio

IDopo una perquisizione personale avvenuta in una zona del centro di Osimo, gli operatori del Commissariato erano riusciti a scovare una grossa quantità di sostanza destinata al locale mercato della droga. In quel contesto addosso al perquisito era stata trovata anche una cospicua somma di denaro, ritenuta dagli investigatori provento dell’attività illegale e considerato che si trovava fuori dalla propria zona di residenza, senza che la sua presenza potesse essere giustificata da altri motivi di varia natura, nei suoi confronti è stata irrogata la misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio per tre anni dal Comune di Osimo, con l’avvertimento che la trasgressione di tale misura comporterà automaticamente una denuncia all’autorità giudiziaria.

Subito dopo gli agenti hanno proceduto ad effettuare una perquisizione domiciliare a carico dell’altro giovane residente nello jesino, ritenuto responsabile del concorso nel reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, tanto che l’esito dell’esperimento del mezzo di ricerca della prova ha consentito agli operatori di trovare in quella abitazione altra quantità di stupefacente, oltre ad una considerevole somma di denaro costituita da banconote di piccolo taglio, bilancini di precisione e vari utensili utilizzati per il porzionamento della droga, motivo per cui anche nei suoi confronti è stato eseguito l’arresto in flagranza di reato, poi convalidato dall’autorità giudiziaria. A carico dell’arrestato (il 23enne) il questore Capocasa ha adottato la misura di prevenzione personale dell’avviso orale, con la quale viene intimato alla persona di cambiare condotta di vita e avvertendola che in caso di inadempienza sarà adottata una misura più afflittiva. Sono stati valorizzati altri elementi indiziari, come la frequentazione di persone già condannate per reati in materia di stupefacenti o la loro identificazione assieme a soggetti che si sono resi responsabili di reati di particolare allarme sociale.