MACERATA – In quattro erano stati arrestati sabato scorso dalla polizia dopo una retata in un appartamento del centro storico di Macerata. Gli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volante dovevano eseguire una misura custodiale in carcere nei confronti di un 22enne nigeriano ma quando sono entrati avevano trovato oltre a lui altri tre extracomunitari (un nigeriano di 27 anni e due ghanesi di 26 e 25 anni) con in casa eroina e cocaina. L’altro nigeriano aveva anche opposto resistenza e per tutti e quattro era scattato l’arresto. Salvo uno tutti erano senza fissa dimora e tutti erano stati portati in carcere a Montacuto.
Ieri (12 aprile) si è svolta l’udienza di convalida in videoconferenza. Il 22enne si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre gli altri tre hanno tutti risposto alle domande del gip Giovanni Manzoni negando gli addebiti: il 27enne ha spiegato che si trovava in quella casa perché aveva trascorso la notte con gli amici, ma che tutta la settimana lavorava a Perugia. Ha negato sia di sapere che in casa ci fosse droga sia di avere opposto resistenza agli agenti. Il ghanese 25enne ha riferito che abitava in quella casa da una settimana ed era ospite di suo fratello (l’altro ghanese arrestato) e che dalla Puglia aveva raggiunto Macerata per cercare lavoro come fabbro. Il secondo ghanese, di 26 anni, ha riferito di vivere a casa dei suoceri da quando sono nati i figli e che quell’appartamento l’aveva preso in affitto e che lì aveva ospitato da una settimana il fratello mentre aveva accolto gli altri due per carità perché dormivano all’aperto e anche lui non sapeva nulla della droga rinvenuta.
Il gip ha quindi convalidato gli arresti e rimesso in libertà tutti, nei confronti del nigeriano di 27 anni ha invece disposto l’obbligo di firma. Gli stranieri sono difesi dagli avvocati Paolo Cammertoni, Esildo Candria e Fabio Passarini.