FALCONARA – Mattinata di sangue alla periferia di Falconara Marittima, dove questa mattina, mercoledì 5 agosto, verso le 10 si è verificato un terribile incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio. L’uomo, 59enne originario di Palermo, stava lavorando insieme ad altri colleghi per conto di una ditta al cantiere del bypass ferroviario “variante di Falconara Marittima” tra via Clementina e via Poiole, non lontano da Rocca Priora.
La dinamica
Un’area piuttosto estesa in cui i vari addetti stavano operando con mezzi movimento terra. Anche la vittima era alla guida di una gru cingolata per eseguire dei lavori in ausilio alla trivella meccanica che stava facendo delle escavazioni nel terreno. Ma improvvisamente, forse proprio per la conformazione dello stesso terriccio, reso molle dall’acquazzone del mattino e dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi, il mezzo meccanico è andato fuori asse perdendo stabilità, tanto da inclinarsi pericolosamente. Forse, temendo il ribaltamento del mezzo, l’uomo ha tentato disperatamente di mettersi in salvo uscendo dalla cabina: ma quell’intuizione che avrebbe dovuto salvargli la vita in realtà si è rivelata una trappola mortale.
Mentre l’operaio tentava di divincolarsi per uscire dall’abitacolo, la gru già inclinata ha perso definitivamente stabilità, schiacciando il poveretto all’altezza del tronco, contro il terreno. È morto sul colpo.
Ad accorgersi della tragedia, poco dopo, sono stati i colleghi che sebbene stessero lavorando nella stessa zona, erano comunque distanti. Hanno visto la gru inclinata e sono accorsi a vedere, ma si sono trovati purtroppo di fronte alla macabra scena. Il loro collega era già morto e ogni tentativo di salvarlo si è rivelato dannatamente inutile. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima con il comandante Michele Ognissanti, due squadre dei Vigili del Fuoco di Ancona con i mezzi meccanici per rimuovere la gru e liberare la salma del 59enne. Sono anche intervenuti gli addetti del Servizio prevenzione infortuni sul lavoro della Asur Marche-Area vasta 2 che apriranno un’inchiesta per stabilire se la vittima stesse operando in piena sicurezza o se vi fossero carenze da parte della ditta. L’area è stata posta sotto sequestro per accertare eventuali responsabilità terze. La salma è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sotto choc i colleghi, la squadra stava lavorando in via Poiole dal primo agosto e lo stesso operaio, residente a Palermo, si era appoggiato in zona il tempo necessario per l’appalto dei lavori. La vittima lascia tre figli, tutti maggiorenni, che vivono a Palermo.
In mattinata ha perso la vita sul luogo di lavoro anche un operaio nel Pesarese, a Sassocorvaro.
Ecco il commento di Renzo Talacchia, segretario regionale UGL Marche: «Ennesima e inaccettabile strage sul lavoro nelle Marche. L’UGL esprime il suo cordoglio alle famiglie dell’operaio di 59 anni rimasto schiacciato da una gru in un cantiere in provincia di Ancona, e a quella dell’operaio di 52 anni trascinato sotto le ruote di una ruspa nel Pesarese. Siamo sgomenti di fronte alla recrudescenza di un fenomeno intollerabile in un Paese civile e ci auguriamo che l’autorità giudiziaria faccia presto piena luce sulle cause di tali tragedie. Occorre peraltro potenziare i controlli, innalzare gli standard di sicurezza e rafforzare la formazione dei lavoratori con particolare riguardo a quelle mansioni in cui il rischio di infortunio risulta più elevato. L’UGL è in tour in tutta Italia con la manifestazione “Lavorare per vivere” al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle morti bianche».