Cronaca

Fano, doppia aggressione al pronto soccorso del Santa Croce

Prima le offese e le minacce, poi la tentata aggressione fisica ai danni di due dottoresse del dipartimento di emergenza. Gnudi: «Fatti come questi ci lasciano sconcertati»

Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia
Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia

FANO – A distanza di poche ore, una doppia aggressione ai danni del personale medico si è consumata al pronto soccorso del Santa Croce di Fano. Purtroppo non si tratta di episodi isolati o così rari e mettono a dura prova un comparto, come quello degli operatori sanitari, già stremato dall’emergenza correlata alla pandemia.

I due episodi si sono consumati nella serata a cavallo tra il 2 e 3 maggio: prima le offese e le minacce, poi la tentata aggressione fisica ai danni di due dottoresse del dipartimento di emergenza. Nel primo caso ad innescare la rabbia sarebbe stata una diagnosi ritenuta tardiva su di una paziente che si era già rivolta al pronto soccorso nella giornata del primo maggio; il secondo episodio ha riguardato un paziente in codice verde andato in escandescenza per l’attesa ritenuta troppo lunga.

Sugli episodi è intervenuta anche la direzione ospedaliera di Marche Nord: «Fatti come questi ci lasciano sconcertati – afferma il direttore del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera, Umberto Gnudi – in un momento fra l’altro dove medici e personale socio-sanitario svolgono il loro compito con abnegazione. Un atto che crea sgomento, soprattutto in queste settimane in cui gli operatori stanno lavorando dopo mesi durissimi e giornate interminabili, impresse ancora nella mente di tutti. Operatori che continuano a svolgere il proprio lavoro ancora oggi proprio come in tutta la fase più acuta dell’emergenza Covid».

Gli episodi sono stati ricostruiti dalla compagnia dei carabinieri di Fano: a breve l’ospedale formalizzerà una denuncia a tutela dei due medici, che sono pubblici ufficiali. Sarebbe intenzione dell’azienda chiedere alla Procura della Repubblica il passaggio regolare e ripetuto di volanti e pattuglie ai pronto soccorso di Pesaro e Fano per cercare di tutelare maggiormente il personale medico operante.