FANO – Passeggero sul bus con la droga, in manette un giovane fanese di 36 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
È ormai da tempo che i militari di Fano sono impegnati in servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico di stupefacenti; ad essere controllati questa volta non i normali utenti della strada a bordo delle loro automobili, ma i passeggeri della linea urbana nr. 72 Barchi – Fano.
Erano circa le 17 di sabato (1 febbraio) quando i carabinieri hanno aspettato che il bus proveniente da San Costanzo si fermasse davanti la Stazione Ferroviaria per procedere al controllo dei passeggeri. Tra loro il giovane fanese che, a differenza degli altri, ha mostrato da subito uno strano nervosismo. Alle domande se detenesse qualcosa di illecito il 36enne rispondeva da subito negativamente.
Ma l’atteggiamento del giovane ha spinto i militari ad approfondire il controllo. Dall’ispezione della sua giacca, riposto in una tasca interna, è stato rinvenuto un involucro contenente circa 20 grammi di hashish, nonché denaro contante tale da far presumere un’attività di spaccio.
La conferma è stata data con la successiva perquisizione domiciliare.
All’interno dell’abitazione i militari hanno infatti rinvenuto ulteriori 20 grammi circa di cocaina, un’ulteriore dose di hashish, una dose e numerosi semi di marijuana, utili per la coltivazione della pianta.
A suffragare ulteriormente la finalità di spaccio dello stupefacente trovato, il rinvenimento di un bilancino di precisione e di materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente in dosi.
Un sequestro di stupefacente importante non tanto per la quantità, quanto per il contesto in cui è maturato: le tratte urbane dei bus possono infatti costituire nel comune sentire vie più sicure e favorevoli per i trasporti illegali.
Il sequestro invece dimostra l’attenzione dei militari anche a contesti diversi dal trasporto su auto, come quello delle linee del trasporto urbano fanese, e in generale testimonia l’impegno costante dei carabinieri nella prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, senza tralasciare alcun contesto tra quelli che ne possono favorire la proliferazione.
Le risultanze dell’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pesaro, sono state oggi interessate dall’udienza di convalida. Il giovane ha patteggiato la pena di mesi 8 di reclusione ed euro 1.000 di multa.
Verranno eseguite le misurazioni qualitative e quantitative dello stupefacente per verificarne le singole dosi ricavabili.