FANO – Potrebbe essere stato un disturbo cardiaco a causare l’improvvisa morte di Andrea Bindi, preparatore atletico di 49 anni, spentosi nel suo letto nella giornata di domenica. È quanto emerso dall’esame autoptico svoltosi nella giornata del 27 gennaio all’Ospedale Santa Croce dal medico legale Loredana Buscemi.
L’esame era stato richiesto, come da prassi in casi simili, dalla pm Maria Letizia Fucci con la finalità di fare luce sulle esatte cause che hanno portato a questa tragedia. Il 49enne, oltre ad essere giovane, godeva di una buona salute e, vista la sua professione, era molto attento all’alimentazione e all’esercizio fisico.
Ad essergli fatale potrebbe essere stata una cardiopatia dilatativa, una condizione patologica del cuore che si manifesta con la dilatazione ventricolare e la compromissione della funzione sistolica. Colpisce all’incirca 5-8 persone su 100.000 all’anno, di tutte le fasce d’età, con una prevalenza del sesso maschile.
A dare l’allarme nel pomeriggio del 24 gennaio era stata l’ex compagna che aveva tentato inutilmente di mettersi in contatto con l’uomo: il 49enne non rispondeva al telefono. La donna, preoccupata per questo silenzio, aveva raggiunto l’appartamento suonando insistentemente ma senza nessun esito. A quel punto ha allertato le autorità: sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno forzato il portone, il 118 e la Polizia di Stato. Una volta dentro è stata fatta la macabra scoperta: il personal trainer si trovava disteso sul suo letto, purtroppo senza vita.