FANO – La Città della Fortuna piange la scomparsa dell’ ingegnere Carlo Moschini, mancato all’età di 88 anni. L’uomo era considerato da tutti il padre della cantieristica fanese: anche a lui si deve il periodo d’oro che ha vissuto la nautica fanese a patire dagli anni ’70 ad oggi.
Tra i ricordi più sentiti apparsi sui social quello di Lodovico Doglioni: «Era il 1990, da alcuni anni ero stato assunto nell’ufficio tecnico del tuo “Cantieri Ing. Moschini Spa”, e andammo in Norvegia ad un convegno sulle barche veloci. Ho avuto l’onore di lavorare al tuo fianco, di vedere per primo le tue innovazioni, quelle che hanno fatto grande la Nautica Italiana che ora tutti ammirano. Avevo 26 anni quando lasciai la mia famiglia a Treviso perché mi assumesti nel tuo cantiere in via Lungomare Mediterraneo 2, a Fano. Mi hai accolto come un figlio e ricordo ancora con nostalgia la nebbia del porto, l’odore di vetroresina, la polvere del cantiere dove disegnavamo a terra in scala 1:1 le barche più belle della Ferretti Craft, di Raffaelli, dei Cantieri dell’Adriatico, della Mochi Craft, dei F.lli Franchini, del Cantiere Posillipo, dei MegaYacht della Siar, della Custom Line. Poi vennero gli Azimut, i Benetti, le motovedette della finanza, le ambulanze per la Zeppelin, le house boat, i pescherecci di Ferri, i motoscafi di Bugari, le barche di Carnevali, di Fazioli…Hai lavorato con le firme più prestigiose della nautiica, ricordo Caliari, Zuccon, Bacigalupo, De Casa, Sciomachen, De Simoni, risolvendo sempre ogni loro problema realizzativo e sei stato il punto cardinale di riferimento per tutti noi. Grazie Carlo, sei stato un grande esempio, un grande imprenditore marchigiano che hai sempre e solo pensato al bene dell’azienda e l’hai sempre vissuta con la tua tuta di lavoro insieme a tutti noi. Buon viaggio Carlo…»
Carlo Moschini lascia oltre alla moglie Lucilla anche due figli Marco e Franca. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa di Caminate.