FANO – Bilancio tutto sommato positivo per quello che concerne il rispetto delle norme anti-covid durante il periodo natalizio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, periodo in cui, oltre al Dpcm, era in vigore l’ulteriore decreto di Natale, i verbali emessi dalle forze dell’ordine nella Città della Fortuna per inadempienza sono stati solamente cinque.
Tra le infrazioni più comuni il mancato rispetto dell’uso della mascherina. Il caso più grave, balzato agli onori della cronaca, ha riguardato il 60enne che non ha rispettato l’isolamento fiduciario per recarsi al bar che frequentava abitualmente prima della pandemia. Per fortuna sua, ma anche degli altri avventori, l’uomo non è risultato poi positivo e quindi per lui è scattata solo la sanzione pecuniaria.
Se fosse risultato positivo ai test avrebbe rischiato una denuncia penale con conseguenze gravi: vale la pena ricordare che, per chi non rispetta la quarantena imposta dalle autorità sanitarie, sono previste sanzioni che possono andare dall’arresto fino a 18 mesi a cui si aggiunge la multa fino a 5.000 euro.
Una sanzione stabilita dal decreto Io resto a casa e commisurata alla gravità del fatto, dato che chi esce di casa violando l’isolamento mette in pericolo la salute degli altri cittadini. Inoltre, se le Autorità competenti ritengono che il fatto costituisca un delitto colposo contro la salute pubblica, le sanzioni e le responsabilità per chi viola la quarantena aumentano: si applica l’articolo 452 del Codice penale che prevede la reclusione in carcere da 3 a 12 anni.
Chi non rispetta la quarantena non commette semplicemente un illecito amministrativo, come ad esempio non indossare la mascherina, ma un vero e proprio reato che macchia la fedina penale del trasgressore.