SAN SEVERINO – Dopo un anno da un furto in un’abitazione di San Severino è finito in carcere anche il quarto componente della banda. Domenica scorsa l’uomo, un 54enne di origine croata, è stato fermato da personale del commissariato di Roma Prati e portato al carcere di Regina Coeli. Prima di lui, a febbraio dello scorso anno e a ferragosto, erano finiti in cella i tre presunti compici, due uomini e una donna, tutti connazionali.
Il furto risale al 15 gennaio dello scorso anno quando una banda di ladri forzò il cancello in ferro e la porta finestra della cucina ed entrò in un’abitazione di San Severino. I malviventi fuggirono appena si accorsero della presenza del sistema di videosorveglianza interno. Fu proprio il proprietario, in quel momento fuori regione, ad allertare i carabinieri appena si attivarono i sensori del sistema di videosorveglianza. La pattuglia intervenuta nell’immediatezza effettuò un sopralluogo verificando i danni provocati dai ladri, ciò che mancava invece lo indicò il proprietario al momento della denuncia: un orologio e delle sterline.
Le successive indagini, svolte attraverso l’acquisizione di testimonianze e l’analisi dei sistemi di videosorveglianza dei comuni di San Severino e Castelraimondo, consentirono di individuare il mezzo usato per il colpo. L’attività informativa condotta dai carabinieri aveva fatto emergere che abitualmente l’auto era utilizzata da persone residenti a Zagarolo e Tor Bella Monaca, controllati tempo prima lungo la costiera romagnola. Il confronto tra le foto segnaletiche dei sospettati e i volti ripresi dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione e della città, aveva poi permesso di riconoscere i quattro presunti autori del reato: tre uomini e una donna di origine croata, già noti alle forze dell’ordine. Sulla base delle risultanze investigative, il pubblico ministero titolare dell’indagine chiese ed ottenne dal giudice per le indagini preliminari l’emissione di misura cautelare a carico degli indagati, per il reato di furto in abitazione in concorso.
Era febbraio dello scorso anno. I militari riuscirono ad eseguire la misura nei confronti di due degli indagati rintracciati a Zagarolo con l’ausilio dei carabinieri del posto, gli altri due indagati, con numerosi alias e la tendenza a spostarsi in tutto il territorio nazionale, erano invece risultati irreperibili. La sera di ferragosto uno di loro è stato rintracciato dai carabinieri della Compagnia di Frascati e portato al carcere di Velletri. Domenica scorsa si è chiuso il cerchio con l’arresto del quarto uomo, un 54enne, fermato dal personale del commissariato di Roma Prati e condotto al Regina Coeli.