CHIARAVALLE – Palpeggiata in diretta tv mentre stava commentando il post partita tra Empoli e Fiorentina, la giornalista Greta Beccaglia non si è presentata ieri in aula al Tribunale di Firenze dove si è svolta l’udienza preliminare del processo contro l’uomo che le ha tastato il sedere, il ristoratore chiaravallese Andrea Serrani. Non è andato neanche lui, finito al centro di una gogna mediatica che ha travolto anche la sua attività e la sua famiglia, per un gesto sbagliato e di cui si è scusato ma le cui conseguenze penali sono ancora da stabilire. Il fattaccio era avvenuto lo scorso 27 novembre davanti allo stadio di Empoli, ma a dare una risonanza mediatica impressionante era stata la telecamera accesa per la diretta del post match. Accusato di molestie sessuali, Serrani ha preferito non presentarsi davanti al Gup Antonio Pezzuti, mandando solo il suo avvocato Roberto Sabbatini a rappresentarlo. Il legale ha annunciato la richiesta del rito abbreviato. Il giudice ha rinviato il processo al prossimo 20 dicembre quando si deciderà la legittimazione delle costituzioni di parte civile. Infatti, oltre a Greta Beccaglia (assistita dall’avvocato Leonardo Masi) hanno chiesto di costituirsi parte civile la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e l’associazione onlus “Ossigeno per l’Informazione” con sede legale a Roma che chiedono un risarcimento del danno.
Giornalista palpeggiata in diretta tv: si va verso il giudizio
Il Gup del Tribunale di Firenze ha rinviato il processo al 20 dicembre. Si sono costituiti parte civile oltre alla Beccaglia anche la Fnsi, il Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e l'associazione Ossigeno per l'informazione