LORETO – Il tragico incidente della mattina di venerdì 3 settembre ha strappato alla vita anche l’anziano conducente della Lancia Dedra che si è scontrata con la moto guidata dal 38enne Antonio Cariello, agente di polizia penitenziaria a Montacuto, morto sul colpo. L’uomo è deceduto dopo quasi tre giorni (6 settembre). Si tratta di Giorgio Pelosi, 90enne di Camerano. A Torrette l’avevano trasportato con l’eliambulanza in condizioni già gravissime venerdì. Con lui in auto c’era la moglie Rosina Magrini, 88 anni, in condizioni gravi ma stabili, arrivata al nosocomio regionale in ambulanza. La salma di Pelosi è a disposizione dell’Autorità giudiziaria e i funerali non sono ancora stati fissati. Si terranno comunque in città.
I funerali di Cariello
Dopo l’ispezione cadaverica di ieri, domenica 5, la salma di Cariello è stata restituita ai familiari per i funerali che saranno celebrati domani mattina, 7 settembre, alle 11 nella chiesa dell’Immacolata Concezione a Camerano. Anche la sepoltura avverrà nel cimitero del paese che aveva accolto Antonio e la sua famiglia.
L’incidente
L’incidente è avvenuto nel tratto della Statale 16 a pochi passi dal confine con Castelfidardo. La macchina della solidarietà si è messa in moto subito. I colleghi della Penitenziaria, sotto choc, ancora non riescono a credere che Antonio non ci sia più, che non vedranno più il loro amico arrivare al lavoro. Hanno organizzato una raccolta fondi, una colletta per sostenere la famiglia in questo momento di profondo dolore. Soldi sono arrivati anche dal carcere di Asti, dove il 38enne aveva prestato servizio in precedenza, prima del trasferimento, avvenuto una decina di anni fa, al carcere di Montacuto. Nel carcere di Ancona si occupava del Servizio colloqui familiari.
Il cordoglio
Tantissimi i messaggi di cordoglio in queste ore, come quello del Camerano calcio: «Ci stringiamo attorno alla famiglia Cariello per la tragica scomparsa di Antonio, papà di Lorena e Francesco, giovanissimo calciatore tesserato della nostra società. A lui rivolgiamo un abbraccio gigante sperando che possa lenire il dolore suo e di tutta la famiglia». Non era di servizio, venerdì, Cariello. Era uscito per una commissione sulla costa, nel Maceratese, con un amico e collega molto più giovane. Si sono sentiti per darsi appuntamento e poi sono partiti, ciascuno sulla sua moto. A un certo punto il collega avrebbe chiamato Cariello perché il suo mezzo perdeva benzina ma il 38enne non ha risposto. Cariello però, vedendo che dietro non c’era più il compagno, sarebbe ritornato indietro. È stato in quel momento, secondo una prima ricostruzione da parte dei vigili urbani di Porto Recanati, che è finito addosso alla Lancia Dedra che proveniva da Castelfidardo e si stava dirigendo verso Porto Recanati. I vigili del fuoco del distaccamento osimano hanno lavorato sodo per estrarre l’anziana coppia nell’abitacolo dalle lamiere.