FERMO- I Carabinieri della Compagnia di Fermo hanno intensificato l’attività di monitoraggio del territorio, focalizzandosi su luoghi frequentati da individui noti per avere precedenti di polizia. Un’operazione mirata la quale ha avuto come obiettivo l’identificazione e la verifica del rispetto delle misure di prevenzione e delle restrizioni imposte a questi soggetti. Intensificato inoltre il controllo su persone sottoposte a sorveglianza speciale, diverse le denunce.
I provvedimenti emessi
A Fermo, una donna marocchina di 38 anni residente in città, con numerosi precedenti di polizia è stata denunciata per violazione del divieto di accesso agli esercizi pubblici. Sempre nella città fermana, un 34enne residente a Monterubbiano, è stato denunciato poiché per due anni non poteva tornare nel Comune di Fermo. Un uomo di 44 anni è stato denunciato a Pedaso per violazione delle prescrizioni della Sorveglianza Speciale, una misura preventiva di tre anni. A Porto Sant’Elpidio i militari hanno denunciato un 27enne tunisino poiché nonostante il divieto di dimora nel comune di Fermo e l’obbligo di permanenza domiciliare nelle ore notturne, il giovane è stato trovato fuori casa in più di un’occasione.
L’episodio più grave
L’episodio più grave è stato registrato a Montegranaro, i militari della locale Stazione dei Carabinieri hanno concluso un’importante operazione, a seguito di indagini avviate dopo la segnalazione di un dipendente di un bar del luogo, denunciando un ragazzo. Il giovane, un 24enne italiano residente nell’entroterra, è stato denunciato alla competente Procura di Fermo per i reati di minaccia aggravata, ricettazione e violazione delle prescrizioni impartite in un avviso orale di pubblica sicurezza notificatogli. Dalle immagini di video sorveglianza il giovane che aveva minacciato il dipendente del bar, mostrando il calcio di una pistola occultata sotto il giubbotto, prima di allontanarsi a bordo di un ciclomotore, è stato identificato. Durante la perquisizione domiciliare è stata trovata una pistola ad aria compressa modello “Colt 1911”, priva del tappo rosso, insieme a dieci ricariche di CO2 e numerosi pallini in plastica. Il ciclomotore risulta essere rubato.