Cronaca

Jesi, appostamenti e bigliettini minacciosi: arrestato 42enne per atti persecutori nei confronti della ex

L'uomo era stato più volte denunciato dalla donna per maltrattamenti e per questi fatti era stato anche ammonito dal questore

Le pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Jesi davanti alla caserma di corso Matteotti

JESI – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Jesi hanno proceduto all’arresto di un 42enne per atti persecutori. I fatti risalgono allo scorso martedì 16 luglio, quando, nella tarda serata, una donna, 43enne, ha segnalato al 112 la presenza dell’ex compagno sotto casa, quest’ultimo già più volte da lei denunciato per maltrattamenti familiari ed atti persecutori e destinatario di ammonimento emesso dal Questore di Ancona.

All’arrivo dei militari l’uomo si era già allontanato non prima, però, di inserire nella cassetta postale dell’abitazione della sua ex dei bigliettini con pesanti insulti e minacce. Vane le ricerche effettuate in zona. Poco più tardi la donna ha segnalato che il suo ex stava effettuando continui passaggi sotto casa a bordo della propria autovettura. Gli stessi Militari hanno nuovamente raggiunto l’abitazione e, non avendo riscontrato la presenza del predetto, hanno deciso di appostarsi in zona notandolo sopraggiungere poco dopo ad elevata velocità e con la musica dell’autoradio ad altissimo volume. Lo hanno, quindi, fermato.

Nella circostanza, hanno appurato che versava in evidente stato di alterazione psicofisica derivante dall’abuso di alcolici. Per tale ragione, al rifiuto di sottoporsi ad accertamenti mediante etilometro, hanno provveduto a ritirargli la patente di guida ed a sottoporre il veicolo a sequestro amministrativo.

Il 42enne è stato, poi, accompagnato in caserma ove è stata ricostruita l’intera vicenda. La donna, come detto, aveva già più volte denunciato il suo ex per maltrattamenti, avvenuti anche in presenza dei loro figli minori, e per atti persecutori, posti in essere con le medesime modalità descritte ed attraverso molestie e minacce a mezzo telefono, denunce, queste, formalizzate presso il Commissariato di P.S. di Jesi. Nell’immediatezza, il Questore di Ancona lo aveva ammonito invitandolo a cambiare condotta. La rabbia e la frustrazione hanno, però, prevalso.
L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Ancona.

All’esito dell’udienza di convalida, il giudice ha disposto a suo carico la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Il provvedimento eseguito costituisce misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui è ammesso mezzo di impugnazione e il destinatario del provvedimento è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.