JESI – Reati in calo e una presenza più capillare all’esterno, con un numero maggiore di pattuglie su strada e una forte attenzione alle conseguenze indirette del lockdown, come l’acuirsi di tensioni domestiche, che possono sfociare nelle violenze.
Il bilancio tracciato dai Carabinieri della Compagnia di Jesi per l’anno 2020 segna una diminuzione sensibile dei reati in generale, ma d’altra parte anche una presenza costante e capillare al fianco dei cittadini: ne sono la riprova, le 1078 telefonate giunte alla centrale operativa al solo numero di emergenza 112. Sul territorio il Reparto coordina l’attività di 10 Stazioni su 19 Comuni (Jesi, Monsano, Camerata Picena, Chiaravalle, Monte San Vito, Morro d’Alba, San Marcello, Santa Maria Nuova, Staffolo, San Paolo di Jesi, Maiolati Spontini, Monte Roberto, Castelbellino, Castelplanio, Mergo, Rosora, Poggio San Marcello, Montecarotto e Serra de’ Conti) e del Nucleo Operativo e Radiomobile.
Il 2020, come in tutta la provincia di Ancona, ha fatto registrare un calo importante dei delitti denunciati all’Arma: 1803 rispetto ai 2432 dell’anno precedente, con una differenza di circa il 40%. Ancora più significativo è stato il decremento del 50% dei furti (da 954 a 476), in particolare i furti in abitazione sono sensibilmente diminuiti di ben il 44%, dai 247 del 2019 agli attuali 108 del 2020. Per quanto attiene ai furti ai danni di esercizi commerciali dai 67 del 2019 si è passati ai 32 del 2020 (-48%). Ridotto significativamente il dato relativo ai furti sulle auto in sosta dove si è passati dai 100 del 2019 ai 39 del 2020 (-39%). Diminuite infine anche le rapine, dalle 16 del 2019 si è passati alle 13 del 2020 di cui una scoperta e l’altra posta in essere in altro territorio. Ha segnato un trend in lievissima crescita, invece, il fenomeno delle truffe informatiche (+1%) essendo in questo periodo di lockdown incrementati gli acquisti online.
Attività di prevenzione
Nel 2020, anche la Compagnia di Jesi, in piena condivisione con le direttive del Comando Provinciale di Ancona, ha impresso un forte impulso all’attività di prevenzione: incrementati del 21% i servizi esterni, tradotti in una presenza crescente di pattuglie sul territorio. Le persone controllate sono state 40831 (+30 %) e i veicoli 32929 (+40%). Attenta anche la vigilanza per la normativa anti Covid-19 che ha richiesto un grandissimo impegno da parte dei militari che hanno elevato 546 sanzioni amministrative ad altrettante persone; controllati e sanzionato anche 25 locali. Due le denunce all’autorità giudiziaria per la violazione della quarantena precauzionale. Nell’ambito dei controlli alla viabilità, i carabinieri hanno elevato 1.111 contravvenzioni, contestando 41 guide sotto l’influenza dell’alcool e 5 in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti.
Violenze e maltrattamenti
Con i frequenti lockdown si sono acuite le tensioni tra le mura domestiche: l’Arma jesina ha monitorato i cosiddetti reati spia (lesioni/percosse) che hanno portato all’attivazione, di concerto con l’autorità giudiziaria, di 23 “codici rossi”, la recente legge che consente procedure velocizzate a tutela della vittima di maltrattamenti. Degna di nota, infine, l’opera sociale svolta dai Comandanti delle 10 Stazioni Carabinieri e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia a cui numerosi cittadini spesso si sono rivolti anche solo per chiedere un consiglio o una parola di conforto in questi difficili mesi caratterizzati dalla pandemia.
Attività investigativa e principali indagini
Altrettanto determinante è stata l’attività investigativa, che ha consentito di arrestare 41 persone e denunciarne 718. L’Arma ha proceduto per oltre l’80% dei delitti, scoprendone il 35%. Tra le indagini più importanti, quella relativa all’efferato omicidio di Fiorella Scarponi (il 3 luglio 2020) ad opera di un giovane vicino di casa, subito dopo arrestato dai carabinieri. Inoltre, la disarticolazione del gruppo criminale di origine pakistana operante tra Ancona e Macerata per il traffico e lo spaccio di stupefacenti (febbraio) con cinque arresti e il sequestro di 2 kg di eroina. Ad aprile sono state arrestate inoltre 5 persone di origine calabrese, che gestivano le piazze di spaccio della Vallesina, col sequestro di circa 1,5 kg di cocaina.