JESI- In un attimo di disperazione e di dolore ha deciso di farla finita, senza riuscire a vedere una via d’uscita ai problemi che attanagliavano la sua vita. Si è allontanato a bordo della sua auto, l’ha fermata in un’area di sosta lontana dal centro abitato di Jesi, poi ha collegato il tubo di scarico all’abitacolo, lasciando il motore acceso con l’intenzione di morire soffocato. Quando l’abitacolo della vettura è stato completamente saturato dal gas di scarico, il giovane – un 30enne della zona – ha perso i sensi, accasciandosi riverso sul volante. Sarebbe bastato qualche minuto in più per trasformare un attimo di disperazione in una tragedia. Invece, per fortuna qualcuno si è accorto, ha chiamato aiuto e i Carabinieri di Jesi sono riusciti a salvare la vita al giovane. È successo questa notte (24 novembre).
Quella situazione rischiosissima e di estremo pericolo è stata per fortuna notata da un passante, che ha lanciato l’allarme al 112 segnalando un uomo esanime dentro una vettura a motore acceso. La centrale operativa del Comando di Jesi ha inviato sul posto una pattuglia, che stava già perlustrando la città per dei controlli. Un intervento tempestivo che ha permesso ai Carabinieri di individuare subito la macchina del 30enne e di salvare in extremis il ragazzo. I militari hanno aperto lo sportello areando l’abitacolo e hanno allertato il 118. Sul posto, in codice rosso, anche l’automedica del 118 di Jesi e un’ambulanza. I sanitari hanno rianimato il giovane e lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” per le cure del caso e dove sarà preso in carico dagli specialisti per un supporto psicologico. Non sono chiare al momento le motivazioni che hanno portato il 30enne sull’orlo del baratro, in quanto sembra che non abbia lasciato biglietti o segnali della sua decisione.
Non è la prima volta che il tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Jesi permette di salvare la vita a un aspirante suicida. Grazie alla capillarità dei servizi di controllo disposti dal Comando Provinciale su tutto il territorio infatti, vengono garantite sia la prevenzione dei reati predatori ma anche una vicinanza alla popolazione che, soprattutto in questo delicatissimo momento, si traduce in sicurezza e aiuto.
Un caso analogo si è registrato anche a Pesaro dove un 53enne aveva collegato il tubo di scappamento della sua auto all’abitacolo, ma è stato salvato in extremis dalla Polizia.