JESI – Dopo lo sgombero dell’area che avevano abusivamente occupato, oggi nei confronti di 4 dei nomadi identificati lunedì scorso dai poliziotti del Commissariato jesino è arrivato anche il provvedimento del Questore di Ancona. Nella giornata di ieri, infatti, a conclusione degli accertamenti di rito, sono stati adottati dal Questore di Ancona Cesare Capocasa 4 provvedimenti di foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno a Jesi nei confronti del gruppo di nomadi individuato lunedì scorso in via Fontedamo, nel corso dei controlli di prevenzione generale espletati dagli agenti del Commissariato di Jesi, alla guida del neo Dirigente Vice Questore Paolo Arena.
I nomadi, appartenenti all’etnia dei “caminanti” stanziali in Sicilia nel territorio di Noto in provincia di Siracusa, avevano creato un vero e proprio accampamento abusivo in un’area pubblica a ridosso di un edificio in disuso, in prossimità dello svincolo per Jesi est, con camper, roulotte, ducati, allestendo sedie, fornelli, accessori per lavare e stendere i panni, dunque destinato a perdurare nel tempo e sicuramente ad estendersi. Dopo l’identificazione compiuta, gli agenti avevano sgomberato l’area, allontanandoli. Al fine di impedire il ritorno nella città di Jesi, i Poliziotti hanno inoltrato immediata proposta al Questore di emissione dei provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno, importanti ed efficaci misure di prevenzione personali adottate nei confronti di soggetti potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica: i quattro colpiti dal provvedimento infatti sono gravati da precedenti di polizia, specie per reati contro il patrimonio (furti, rapine, truffe dello specchietto in danno di categorie vulnerabili ed attuate strategicamente su strade e tratti in cui è possibile ed anche più facile eludere i controlli di Polizia). Grazie al monitoraggio attento e capillare del territorio, i Poliziotti hanno impedito all’etnia nomade di attecchire nell’area pubblica, “prevenendo quelle situazioni di degrado sociale legate anche alla presenza di bambini che, irresponsabilmente, non vengono avviati all’istruzione elementare”, fanno sapere dal Commissariato. L’azione di Polizia ha riaffermato la presenza dello Stato che vigila sul mantenimento della sicurezza pubblica.