Cronaca

Jesi, non vogliono pagare il vino bevuto: denunciata una coppia

Nei guai una donna di 44 anni e un uomo di 32. Entrambi denunciati per i reati di minacce, percosse, rifiuto di indicazioni sulla identità personale

Nella giornata di ieri, personale di polizia giudiziaria del Commissariato, deferiva in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente una donna 44 enne di Fano e un uomo nordafricano 32enne sempre di Fano. Entrambi denunciati per i reati di minacce, percosse, rifiuto di indicazioni sulla identità personale.

Lo scorso 11 luglio, intorno alle ore 14.30 personale di polizia giudiziaria dipendente libero dal servizio, intento a consumare un pasto presso un esercizio di ristorazione, notava la presenza in un tavolino adiacente di due uomini nordafricani in compagnia di una donna. Dopo aver consumato del vino, uno dei cittadini nordafricani si alzava dalla sedia in direzione del bancone del bar e rivolgendosi ad un addetto alla mescita, con atteggiamento spocchioso e provocatorio gli chiedeva «E se non avessi i soldi?». L’addetto, con toni garbati gli faceva comprendere che non avrebbe somministrato altro vino e che avrebbe dovuto pagare quanto già consumato. A dar man forte, si avvicinava anche un altro addetto del bar il quale ammoniva l’uomo per i suoi modi di fare ricevendo in cambio parole offensive e minacciose.

Il titolare del locale, presente ai fatti, ricordava all’avventore di non usare parole sconvenienti ed in tutta risposta, rincarando la dose, l’extracomunitario gli rispondeva “…Padrone c’è solo Allah, vieni fuori che ti aspetto in strada che ti mangio”.

Visto il degenerare della situazione, il dipendente del Commissariato interveniva, qualificandosi ed esibendo tesserino e placca. A quel punto, dal tavolino si alzava anche la donna che immotivatamente iniziava ad inveire in modo oltraggioso contro il poliziotto in presenza di terze persone «…Non hai la divisa non conti un c..».

I soggetti, nonostante la richiesta, rifiutavano di declinare le loro generalità con la scusa di non avere documenti al seguito. Avendo capito che era stato allertato anche il 112, i due uomini dopo aver spintonato il poliziotto fuggivano non così la donna, compagna del facinoroso, che veniva bloccata. Grazie agli accertamenti investigativi espletati nell’occorso e nei giorni a seguire, si riusciva a risalire all’identità dell’uomo più rissoso e della compagna, residenti a Fano. Gli stessi, pertanto, venivano deferiti in stato di libertà all’AG competente per i reati di minacce, rifiuto di indicazioni sulla identità personale e percosse. I due verranno proposti per una misura di prevenzione al vaglio del questore di Ancona.