JESI – Nella giornata di ieri, 30 giugno, al termine dell’attività investigativa, personale di polizia giudiziaria del Commissariato , deferiva in stato di libertà all’AG competente due donne, di origine colombiana, di 36 e 32 anni per il reato di uso di monete falsificate e resistenza a pubblico ufficiale.
In data 19 giugno u.s., la vittima, 32enne impiegato in un ufficio di spedizione e ritiro pacchi, riferiva che il giorno prima due donne si erano recate nell’ufficio per ritirare due pacchi in contrassegno pagando ognuna con due banconote da 100 euro. L’uomo, nutrendo sospetti sulla genuinità delle banconote si presentava in Commissariato dove, aveva conferma di ciò. Le banconote, infatti, oltre ad avere lo stesso numero seriale, in controluce risultavano prive di elementi di sicurezza e venivano poste in sequestro penale. Grazie agli accertamenti investigativi, gli agenti riuscivano a risalire al numero di cellulare di una delle due donne che avevano effettuato l’ordine concordando un appuntamento con la stessa. Appostatisi, i poliziotti vedevano sopraggiungere la persona in questione, un donna colombiana in Italia senza fissa dimora (sfd), sottoponendola a controllo. La donna, tentava di reagire colpendo con pugni un operatore ma invano perché prontamente bloccata. Nel frattempo, veniva individuata in un negozio per parrucchieri la seconda donna complice, anch’essa colombiana sfd. L’individuazione fotografica delle due, non lasciava spazio a dubbi di sorta sulla loro responsabilità. Pertanto, una volta fotosegnalate venivano deferite in stato di libertà all’AG competente per spendita di monete false in concorso e, solo una di esse, anche per resistenza a pubblico ufficiale.