JESI- La città è in lutto per la scomparsa, prematura e dolorosa, di Giovanni Alessandro Orefice, spentosi ieri (martedì 24 novembre) all’età di 35 anni. Il cuore ha smesso di battere a mezzogiorno, all’ospedale “Carlo Urbani” dove era ricoverato. Inutile ogni disperato tentativo dei medici di strapparlo alla morte. Sembra che alla base del decesso vi sia stata una grave insufficienza respiratoria – non determinata però da infezione da Covid-19 – cui sarebbe sopraggiunto un arresto cardiocircolatorio.
La notizia, drammatica e improvvisa, ha sconvolto familiari e amici di questo ragazzo nato a Milano, riservato e mite, ma molto conosciuto in città: era il primogenito del noto pittore siciliano Giorgio Orefice, che nel 1987 aveva lasciato Milano dove viveva e si era trasferito a Jesi con il figlio di appena due anni. L’artista, famoso per la sua complessa ricerca artistica che lo ha portato a sperimentare varie correnti artistiche – dall’astrattismo all’iperrealismo, la pop art, il frattalismo, la grafica computerizzata e la scultura – nel suo periodo di permanenza a Jesi aveva allestito un atelier d’arte nel palazzo Baldeschi-Baleani che si affaccia su piazza Federico II, la città dove è nata successivamente la figlia minore Diana. Giovanni
Alessandro lavorava all’azienda Sat-Sicurezza Alimenti Territorio, specializzata in consulenza con sede in via Gorgolungo tra Jesi e Monsano. Proprio nel piccolo paesino alle porte di Jesi, Giovanni Alessandro Orefice era andato a vivere. Il lutto per la sua prematura scomparsa accomuna la collettività dei due territori. La salma è stata composta alla Casa funeraria Santarelli di via Marche a Monsano (vicino all’ex Mercatone Uno), dove mercoledì 25 novembre dalle 10,30 alle 20 sarà aperta la camera ardente e dove amici e colleghi potranno porgere l’ultimo commosso saluto prima della cerimonia funebre.
I funerali saranno celebrati giovedì 26 novembre alle ore 15 nella chiesa di San Giovanni Battista (conosciuta come San Filippo) lungo corso Matteotti a Jesi. La salma sarà poi condotta al crematorio di Fano per la cremazione e le ceneri saranno poi tumulate nel cimitero comunale di Jesi. Giovanni Alessandro lascia nel dolore la mamma Milena, il papà Giorgio, la sorella Diana, i parenti e gli amici, oltre ai colleghi della Sat.