Cronaca

Jesi, trasportava irregolarmente in Ucraina i pacchi delle badanti: oltre 4mila euro di multa

Sanzionato un vettore che faceva spola dalle Marche ai confini ucraini per consegnare vestiario e generi vari delle badanti ai loro famigliari

JESI – Trasportava in Ucraina i pacchi di vestiario e generi vari che le badanti presenti nel territorio facevano recapitare ai propri familiari, senza avere alcuna licenza per il trasporto internazionale. È stato così sanzionato con oltre 4mila euro un vettore ucraino fermato dalla Polizia locale di Jesi nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo della circolazione stradale.

Il veicolo è stato posto in fermo amministrativo per tre mesi, mentre la merce, confezionata in oltre 50 pacchi, è stata presa in carico da un trasportatore ufficiale, contattato dallo stesso vettore ucraino. Una rapidità di collegamento che, secondo le forze dell’ordine, lascia pensare a un’organizzazione ben precisa che si fa carico di tale attività, cercando di eludere le norme previste per le autorizzazioni al trasporto internazionale e pronta a trovare un’immediata soluzione alternativa qualora il veicolo venisse fermato al controllo.

Le badanti, subito rintracciate, hanno accolto con favore l’attività della Polizia locale a tutela dei propri beni dati al vettore per la consegna alle rispettive famiglie.
Sempre nell’ambito dell’attività di controllo sulla sicurezza stradale, nella stessa giornata sono state elevate due sanzioni per mancato aggiornamento della carta di circolazione.

«Le pattuglie impegnate in strada stanno svolgendo un lavoro davvero importante sul fronte della prevenzione e repressione – ha sottolineato il comandante Cristian Lupidi – supportate in maniera significativa dai colleghi che lavorano negli uffici interni. Un dato emblematico a testimonianza del lavoro svolto in questi mesi: dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati elevati 12 verbali per aver sorpreso altrettanti cittadini alla guida di veicoli senza patente, a fronte dei 9 verbali per lo stesso tipo di infrazione registrati nell’intero 2020».