MACERATA – Controlli sul territorio e collaborazioni tra istituzioni. Sono i due punti fermi del nuovo questore di Macerata Gianpaolo Patruno arrivato in questi giorni nel capoluogo (che prende il posto del collega Luigi Silipo ora questore di Viterbo). Ieri Patruno ha iniziato i primi incontri con i rappresentanti delle istituzioni del territorio e oggi si è presentato alla città. «Faremo di tutto per garantire ai cittadini della provincia una vita serena – ha esordito –. Il nostro impegno sarà a 360 gradi, oltre al controllo del territorio le priorità sono il controllo delle aree colpite dal terremoto e interessate dalla ricostruzione e della costa dove potenzieremo i controlli in particolare con l’arrivo dell’estate». Ma questa per il questore è un’analisi generale, «Non faccio proclami – ha puntualizzato –. Devo conoscere bene il territorio, l’unica cosa che mi sento di promettere già da oggi è che sia io sia il personale della questura ce la metteremo tutta per dare un segnale di sicurezza e tranquillità ai cittadini».
Cinquantacinque anni, originario di Corato in provincia di Bari, Patruno era già stato a Macerata e nelle Marche ma solo in veste di turista apprezzando il territorio, da ieri ha iniziato a conoscerlo nella veste di autorità provinciale di sicurezza pubblica. Al momento del suo arrivo ha subito incontrato il prefetto Isabella Fusiello, i rappresentanti delle forze dell’ordine in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e il sindaco Sandro Parcaroli. «Siamo in sintonia – ha spiegato –. Questa può essere sicuramente l’arma vincente perché le sfide si vincono con una collaborazione intensa e continuativa da parte di tutte le istituzioni. In questa attività – ha aggiunto Patruno –, sarà mio precipuo compito quello di coinvolgere le polizie locali. Conoscono situazioni, circostanze e persone molto meglio di noi quindi possono essere sicuramente un occhio importante sulle città. L’idea è di non lavorare da soli, ma di effettuare controlli mirati con tutte le forze di polizia».
Per quanto riguarda Macerata il questore ha evidenziato che: «Emergenze non ce ne sono, mi hanno detto che è necessario porre maggiore attenzione ai giardini Diaz e nella zona limitrofa alla stazione. Ma tutte le zone vicine alla stazione sono particolari. Ieri ho fatto una passeggiata, ma venendo da Reggio Emilia dove la zona della stazione è sufficientemente critica posso dire che qui grandi criticità non ci sono». Accanto ai controlli del territorio, della costa in vista della stagione estiva e dei cantieri della ricostruzione nelle zone terremotate, un’altra arma che sarà usata nella lotta alla illegalità sarà quella dei controlli amministrativi. «Il mio obiettivo – ha concluso il questore – è conquistare la fiducia di tutti i cittadini sul territorio dando un’immagine in cui tutti possano credere nella polizia di Stato. Dobbiamo esserci con gentilezza».