MACERATA – Avrebbe falsificato la firma del compagno per chiedere il trasferimento del figlio minore dalla scuola che frequentava in un’altra vicina all’abitazione materna e avrebbe portato il piccolo nella sua abitazione all’insaputa del padre. Sono queste le accuse mosse a una 41enne di un comune dell’entroterra maceratese condannata oggi a un anno e due mesi di reclusione.
Il dispositivo della sentenza è stato letto questa mattina dal giudice del Tribunale di Macerata Andrea Belli (il pubblico ministero Raffaela Zuccarini aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi, ndr), poi una volta depositate le motivazioni l’imputata potrà decidere se ricorrere in appello. I reati contestati sono falso e sottrazione di minore. Secondo la ricostruzione accusatoria a luglio del 2019 la mamma del minore avrebbe falsificato la firma del compagno per indurre in errore il dirigente scolastico dell’istituto frequentato dal bambino e ottenere il nulla osta per il trasferimento del figlio della coppia in una scuola del Maceratese. Poco prima di settembre di quell’anno, inoltre, la donna avrebbe sottratto il figlio al padre trasferendolo a sua insaputa nell’abitazione di lei nell’entroterra maceratese.