Cronaca

Macerata, trovati 14 gatti, armi e munizioni in un appartamento: avvocatessa nei guai

Nel procedimento a suo carico si sono costituiti parte civile il condominio in cui viveva e l'Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali

Il Tribunale di Macerata
Il Tribunale di Macerata

MACERATA – Quattordici mici abbandonati a loro stessi in un appartamento insieme a un 15esimo morto e in stato di putrefazione, ma anche a pistole, proiettili, caricatori e cartucce. Oggi un’avvocatessa è stata rinviata a giudizio per detenzione illegale di armi e munizioni, abbandono di animali, getto pericoloso di cose e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Le accuse riguardano fatti che sarebbero avvenuti tra luglio e agosto del 2022 quando all’interno della casa dove all’epoca l’avvocatessa viveva (ora è irreperibile) furono trovati 14 gatti, di cui quattro cuccioli, in condizioni incompatibili con la loro natura.

L’avvocato Giorgio De Seriis

L’appartamento era stato trovato in condizioni igienico sanitarie pessime, con deiezioni di animali ovunque e la carcassa di un gatto ormai in putrefazione. I mici erano costretti a dormire tra la propria sporcizia, senza acqua né cibo e senza le lettiere. Una situazione che aveva creato disagio anche ai condomini a causa dei cattivi odori che provenivano dall’appartamento. A fine luglio di quell’anno il vice sindaco emise un’ordinanza per urgenti ragioni igieniche che però rimase lettera morta.
Ma a casa oltre ai gatti furono trovate anche due pistole, una Beretta e una Smith & Wesson, cartucce, caricatori, un pugnale etnico con lama da 26 centimetri e munizioni che l’avvocatessa avrebbe detenuto senza farne denuncia alla competente autorità di pubblica sicurezza.
Oggi la vicenda è finita all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare Daniela Bellesi e del pubblico ministero Francesco Carusi. Nel procedimento si sono costituiti parte civile il condominio dove viveva, con l’avvocato Mariella Angelelli, e l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, con l’avvocato Cristiana Mataloni. Difesa d’ufficio dall’avvocato Giorgio De Seriis, la professionista è stata rinviata a giudizio.

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