MACERATA – Trovato con 460 grammi di eroina in casa, resterà in carcere a Montacuto il nigeriano arrestato dagli agenti della Squadra Mobile venerdì scorso. Lo ha stabilito oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto dell’extracomunitario di 41 anni (e non 43 come inizialmente emerso) finito in manette dopo un blitz nell’abitazione dove si era stabilito da qualche tempo nella zona di via Gigli (proseguendo dopo la stazione ferroviaria).
Il nigeriano, difeso dall’avvocato Damiano De Minicis, si è avvalso della facoltà di non rispondere e in merito alla misura il suo legale ha chiesto l’applicazione dei domiciliari, misura meno afflittiva di quella carceraria ma il gip non ha accolto la richiesta. Dal momento che il nigeriano risulta formalmente residente in un comune del Beneventano, l’abitazione di via Gigli è risultata non idonea poiché proprio lì dentro i poliziotti hanno trovato oltre ai 460 grammi lordi di eroina anche materiale utilizzato per confezionare le dosi.
Il 41enne era stato arrestato venerdì scorso. Da qualche tempo l’uomo era finito sotto la lente degli agenti della Sezione Antidroga del reparto (la Squadra Mobile) diretto dal commissario capo Anna Moffa. Per gli investigatori il 41enne avrebbe spacciato eroina ai tossici nelle zone centrali di Macerata. Disoccupato e incensurato, venerdì mattina era stato intercettato dagli agenti in abiti civili sotto casa e a quel punto i poliziotti erano entrati in azione. Nel corso della perquisizione nella camera da letto, oltre alla droga e al materiale per confezionare le dosi, sono stati trovati anche quattro telefoni cellulari, otto Sim card, quattro tessere bancomat e 320 euro.