ANCONA – «Un uomo di grande cultura e un grande artista che si è sempre battuto per garantire il massimo spazio alla linea diagnostico-terapeutica dei pazienti affetti da fibrosi cistica». Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi ricorda così Vincenzo Massetti, segretario della Lega Italiana Fibrosi Cistica, scomparso ieri – 15 aprile – all’età di 65 annui, dopo una lunga malattia.
Massetti, originario di San Benedetto del Tronto e residente per anni a Recanati, era attivissimo nel mondo del volontariato, dove si dedicava ai malati di fibrosi cistica, una patologia genetica grave di cui soffriva la figlia e che affligge circa 300 persone nelle Marche.
Il centro di fibrosi cistica marchigiano, nato con il dottor Gagliardini al Salesi, è cresciuto molto negli anni: dopo essere stato gestito dal dottor Cipolla, che attualmente dirige il centro di Verona, uno dei più importanti a livello nazionale.
Il centro regionale che nel frattempo si è trasferito all’ospedale regionale di Torrette è guidato dall’infettivologo Marcello Tavio, mentre l’Unità operativa è in mano alla dottoressa Benedetta Fabrizzi.
Vincenzo Massetti è stato anche membro del Comitato di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute di Torrette, una associazione che l’ha visto sempre molto attivo. «Se oggi questa patologia ha una aspettativa di vita che si è allungata arrivando a superare i 50 anni di età – afferma Caporossi -, questo lo si deve ai grandi passi compiuti dalla ricerca scientifica, ma anche all’impegno profuso dal mondo del volontariato e dalla determinazione di persone che come Vincenzo Massetti non hanno mai mollato la presa».
A ricordare Massetti è anche Maria Rita Materazzi, presidente del Comitato di partecipazione alla tutela della Salute di Torrette: «Per noi e per il mondo del volontariato è una grande perdita. Massetti ha sempre saputo portare grande equilibrio e buon senso nell’ambito del volontariato, nel quale si è impegnato con grande amore e dedizione».
Materazzi lo ricorda con grande commozione, spiegando che «lascia un segno profondo di grande attività, partecipazione e attenzione ai cittadini che soffrono. Un grande esempio e un modello da seguire».
La Lifc, Lega Italiana Fobrosi Cistica Onlus ricorda Massetti come «un amico e un pilastro dell’associazione, un uomo fuori dagli schemi, un punto di riferimento anche per le associazioni regionali che ha contribuito a far crescere con passione e lungimiranza».