MATELICA – Una gatta si era avvicinata, lui l’aveva presa prima in braccio, poi l’aveva afferrata per la coda e l’aveva sbattuta più volte contro il muro delle abitazioni circostanti. Oggi un 47enne originario di Fabriano è stato condannato a due mesi di reclusione, pena sospesa, per maltrattamento di animali. Nel frattempo l’imputato ha risarcito la proprietaria della gatta delle spese mediche sostenute (in totale 900 euro) per curare il felino che da quell’aggressione aveva riportato plurimi traumi e fratture.
L’episodio di violenza era avvenuto l’8 gennaio del 2018 in un vicolo del centro di Matelica. La gatta, abituata alla presenza degli uomini e a ricevere attenzioni, si era avvicinata docilmente all’uomo che prima l’aveva presa in braccio, ma dopo poco, senza motivo, l’aveva afferrata dalla coda e l’aveva sbattuta più volte con violenza contro il muro delle case circostanti.
Finito sotto processo, nella scorsa udienza, tramite l’avvocato Maurizio Diociaiuti, l’imputato aveva dichiarato di non ricordare nulla di quel giorno forse a causa dei farmaci che in quel periodo assumeva e aveva chiesto di accedere al rito abbreviato. Il pubblico ministero Francesca D’Arienzo aveva però evidenziato la necessità che l’uomo pagasse le spese mediche sostenute dalla proprietaria della bestiola (che all’epoca, tramite l’avvocato Tiziano Luzi, denunciò il fatto) e, avvenuto ciò, oggi il procedimento è stato discusso. Il pm ha chiesto la condanna a quattro mesi, il giudice Daniela Bellesi ha condannato l’imputato a due mesi.